Ecco la stampa inglese, si allunga il fronte pro FIA

Anche la stampa, inglese, appoggia e difende la FIA (per le decisioni prese al Gp d’Europa di Valencia), e critica la Ferrari. I Media britannici ed il loro pupillo (Lewis Hamilton) si spalleggiano a vicenda dunque, nel rivalutare l’operato dei commissari di gara a Valencia, ribattendo così ai commenti piccati dei ferraristi che hanno denunciato invece una condotta scandalosa da parte di chi avrebbe dovuto far rispettare, meglio, le regole della F1.

Come tutti sanno Alonso e la Ferrari sono stati molto critici nei confronti della gestione della gara spagnola. Una gara viziata dal (machiavellico?) tempismo dei commissari FIA, colpevoli di aver inflitto una, meritata, penalità ad Hamilton con troppo ritardo: consentendogli in pratica di uscire indenne dal drive thruogh e di blindare dunque un preziosissimo secondo posto.

Il “fattaccio” succede a causa dell’ingresso della safety car, dopo l’incidente che ha visto volare la RB6 di Mark Webber, che usa la Lotus di Kovalainen come trampolino di lancio, per poi schiantarsi contro le barriere. Un incidente terribile, dal quale l’australiano esce, grazie a Dio, incolume. Detto tra parentesi inoltre, in quella via di fuga non avrebbero guastato due filiere di gomme con un’ulteriore fascia di fuga in mezzo…

Ma torniamo alla stampa d’oltremanica. Una delle voci più autorevoli, Autosport, conferma, come già fatto a caldo dalla penna di Tony Dodgins, che la FIA non avrebbe fatto alcun errore nel ritardare le proprie decisioni. Sono soprattutto due le decisioni cruciali che avrebbero falsato la gara, come sostiene la Ferrari.

1) La tempistica per l’ingresso della safety car
2) La tempistica per l’inflizione della penalità ad Hamilton

Andiamo per ordine.
Safety car: per molti, per la Ferrari soprattutto, “l’auto di sicurezza” sarebbe dovuta entrare prima, in modo da mettersi alle spalle tutto il gruppo, Vettel ed Hamilton compresi. O, in alternativa visti i momenti concitati seguiti all’incidente di Webber, avrebbe dovuto aspettare che tutte le auto passassero per poi accodarsi alle monoposto e attendere che queste facessero altrettanto alle sue spalle. In questo caso Autosport sostiene che la decisione di non aspettare tutte le vetture e di entrare prima possibile è stata dettata dalla volontà di proteggere subito l’auto medica corsa in soccorso di Webber.

Penalità ad Hamilton: per molti, per la Ferrari soprattutto, il drive through nei confronti di Hamilton è arrivato troppo tardi. Questo ha consentito ad Hamilton di costruirsi un vantaggio tale da entrare ed uscire conservando il secondo posto. Mentre i ferraristi rimanevano intruppati dietro il “tappo” Kobayashi. Anche qui Autosport assolve la FIA, sostenendo che il tempo, eccessivamente lungo, trascorso prima di infliggere il penalty all’inglese è stato motivato dalle analisi dei tempi, dei filmati aerei, delle informazioni dei trasponder di pista: tutte valutazioni servite ad essere sicuri che Hamilton avesse superato la safety car prima della linea e meritasse quindi, come poi appurato, una penalità.

Lascia un commento