Motori: Red Bull vuole più potenza

Le monoposto della Red Bull rasentano adesso, raggiunta anche l’affidabilità, la quasi perfezione. Ma c’è un “dettaglio” che le pone al di sotto della concorrenza: la potenza del motore. Secondo il Team Principal, Chris Horner l’unità francese paga alla concorrenza di alta classifica circa 30 cavalli. Un gap certo non indifferente, visti i livelli raggiunti dalla scuderie di vertice ed il loro reciproco inseguirsi nella ricerca della prestazione.

Un problema cruciale per Horner che dovrà essere presto affrontato e risolto. La differenza di potenza è un dato di fatto per cui poco o niente si può fare, visto il congelamento dei motori. Per questo la Red Bull spera che tutti i team di F1 potranno presto far fronte comune per far sbloccare lo sviluppo dei propulsori. Così facendo il motorista francese potrà riprogettare la propria unità e mettersi al passo con gli altri big.

Renault è un partner eccellente con cui lavorare, abbiamo un’assoluta parità di trattamento con il team ufficiale del marchio francese“, ha detto Horner, che ha aggiunto: “Il problema è, come è sempre stato, che con queste regole sei costretto a congelare e bloccare il motore di cui disponi, sia che tu sia in vantaggio sia che sia in svantaggio rispetto agli altri. Noi siamo (e rimarremo finchè rimarrà il blocco dello sviluppo dei motori) in svantaggio rispetto agli altri: cosa abbastanza ironica se si pensa che abbiamo ottenuto 7 pole position e tre vittorie. Ma penso che questo dimostri, ancora una volta, che il lavoro che il team sta facendo con il telaio sia davvero fenomenale. Al momento quindi stiamo sfruttando la superiortià del nostro telaio e della nostra aerodinamica, ma potrebbe non essere più così tra due o tre gare. Presto il motore potrà diventare un fattore determinante.

La Red Bull, come conferma Horner, si dice convinta di poter proseguire la propria partnership con Renault, nella speranza che sarà concesso al costruttore d’oltralpe di riprogettare e potenziare il proprio motore.

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