Briatore e Symonds patteggiano con la FIA
Flavio Briatore e Pat Symonds hanno raggiunto un accordo con la FIA, che di fatto chiude la vicenda del crash-gate relativo al gran premio di Singapore 2008. In sintesi, l’imprenditore italiano non potrà avere nessun ruolo operativo all’interno di un team di Formula 1 fino al 31 dicembre 2012 ma successivamente avrà via libera e potrà tornare come se nulla fosse successo.
Sia Briatore che Symonds hanno ammesso le loro colpe e la FIA ha rinunciato al proprio appello alla giustizia tradizionale, che tra l’altro in primo grado aveva dato ragione all’italiano. In un comunicato rilasciato poco fa dalla Federazione, si legge la motivazione che ha portato alla conclusione della vicenda:
“Premesso che la sentenza del 5 gennaio 2010, riguardava solo la forma e non la sostanza della decisione presa dal Consiglio Mondiale del 21 settembre 2009 e considerando anche che le richieste espresse da Pat Symonds e Flavio Briatore sono in linea con quello che il Consiglio Mondiale sta cercando, il Presidente della FIA ha ritenuto che è nell’interesse di tutti fermare ogni controversia legale. A prescindere dal risultato, queste hanno avuto grande copertura mediatica, cosa che non rende onore all’immagine dell’automobilismo, quindi la FIA accetta le richieste di Briatore e Symonds, ponendo fine a questa vicenda”.
Addio tribunali, dunque. Questa è stata, forse, la prima mossa giusta che la presidenza Todt ha fatto. Che ne pensate?
Aggiornamento, ore 23:22 – Flavio Briatore, dopo aver letto il comunicato della FIA, ha voluto rilasciare una nota alla stampa, smentendo ancora una volta di essere colpevole per le vicende di Singapore 2008. Nel comunicato diramato dalla FIA, si leggeva che l’italiano aveva ammesso le sue colpe per patteggiare, ma il manager piemontese ha smentito ancora una volta.