Cosa fare in caso di rimozione forzata
Ti hanno portato via l’auto perché l’avevi lasciata in divieto di sosta? In questo articolo ti spieghiamo come fare a recuperarla nel minor tempo possibile e pagare il minimo indispensabile.
Se viene sorpreso a guidare in violazione del Codice della Strada, un veicolo può essere rimosso forzatamente e depositato in un deposito comunale o in uno convenzionato con il Comune, dopodiché il proprietario deve pagare tutte le spese. In questo articolo parleremo di come recuperare un veicolo in rimozione forzata.
Rimozione forzata: come recuperare la tua auto
In molti casi, quando un veicolo scompare, si pensa che sia stato rubato. L’ipotesi istintiva è corretta nella maggior parte dei casi e il primo passo da fare è contattare il dipartimento di polizia locale. Può darsi che abbiate parcheggiato l’auto in divieto di sosta, ad esempio, e che i dipendenti comunali (o le forze dell’ordine) l’abbiano rimossa con un carro attrezzi. Come fare per riaverla? Il primo passo è contattare il comando di polizia locale, fornendo la descrizione del veicolo e il numero di targa. È inoltre fondamentale documentare il luogo in cui è stato parcheggiato. Se la rimozione è confermata, è necessario fare qualcosa per recuperare il veicolo.
Chi desidera recuperare un veicolo da un parcheggio deve prima presentare i documenti di identità, la carta di circolazione e i documenti assicurativi per stabilire la proprietà del veicolo. Per recuperare il veicolo, è necessario pagare le spese di rimozione e di deposito presso la sede. Il costo della rimozione varia a seconda di una serie di fattori, tra cui il peso e il tipo di veicolo, la fascia oraria di rimozione e restituzione e il periodo di custodia (per questo motivo, il veicolo dovrebbe essere recuperato il prima possibile). La procedura di rimozione costa in media tra i 150 e i 200 euro + IVA. È possibile anche il ritiro del veicolo da parte di una persona diversa dal proprietario, purché munita di delega e dei documenti richiesti.
Ai sensi del comma 4 dell’articolo 215 del Codice della Strada, il proprietario del veicolo (o un suo delegato) ha 180 giorni di tempo, a partire dalla notifica di un verbale di contravvenzione e dall’indicazione che la violazione è stata sanata, per ritirare il veicolo. Il proprietario deve effettuare il pagamento in aggiunta alla sanzione originaria (divieto di sosta, sosta in seconda fila, ecc.). Anche la sanzione amministrativa per la rimozione del veicolo può essere una sanzione accessoria. È importante notare che il pagamento delle spese di rimozione non equivale al pagamento della sanzione originaria.