Bernie Ecclestone: così ha cambiato la F1
Biografia breve dell'uomo chiave della Formula 1 moderna
Bernie Ecclestone è nato in un piccolo villaggio vicino a Bungay, Suffolk e ha trascorso la sua infanzia con i suoi genitori Sidney e Bertha. Nel 1943 la famiglia di Bernie si trasferì a Wangford, vicino a Southwold. Quando aveva sedici anni lasciò la scuola e ottenne un lavoro nella locale fabbrica di gas come assistente nel laboratorio chimico dove uno degli amici di Sydney lavorava come capo chimico.
La vera passione di Ecclestone è il motorsport – un amore appassionato che si sviluppa in due modi complementari: da un lato, vedendolo cercare di costruire la sua carriera come pilota di motocross durante l’immediato dopoguerra; e dall’altro, vedendolo comprare e vendere pezzi di ricambio per motociclette per potersi permettere le corse.
È questa sua seconda iniziativa imprenditoriale che con il tempo ottiene un successo maggiore, portandola dalla sua iniziale partnership in Compton & Ecclestone Company Limited a diventare una delle più grandi concessionarie di veicoli dell’Inghilterra. Prova anche a correre in Formula 3 sul circuito di Brands Hatch nel 1949, ma dopo un incidente lì sottolinea quanto gravi fossero per lui tali imprese e decide di non provarci nemmeno più.
Nel 1957 Ecclestone decide di fare un ritorno nel mondo delle corse automobilistiche come manager per il pilota Stuart Lewis-Evans, acquistando poi la squadra Connaught con cui corre. Egli prova anche qualificarsi al Gran Premio di Monaco di quell’anno in una macchina Vanwall. Tuttavia, solo un mese dopo, durante quella stessa gara, Lewis-Evans è morto dopo aver subito un incidente in Marocco quando guidava per il suo compagno di squadra su questa Vanwalls – a causa di questo Ecclestone ha deciso di abbandonare qualsiasi ulteriore coinvolgimento negli sport motoristici.
Il suo rientro nelle gare motoristiche risale alla fine degli anni sessanta, come manager di Jochen Rindt; anche la carriera di questo pilota, però, si conclude tragicamente a Monza nel 1970 mentre si stava apprestando a vincere il suo primato mondiale – titolo che gli viene poi assegnato postumo. E ancora una volta ecclestone dalle sue attività in corse chiudono definitivamente dopodichè Ecclestone acquista l’equipaggio Brabham da Ron Tauranac.
Come Bernie Ecclestone ha cambiato la Formula 1
Nel 1974, Ecclestone fondò la Formula One Constructors Association (FOCA), che comprendeva i manager delle principali squadre inglesi – Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley e Frank Williams e Ken Tyrrell. La FOCA divenne rapidamente una potenza da opporre a quella ufficiale della FIA, l’organismo responsabile dell’organizzazione delle gare del campionato del mondo per conto di tutti gli organismi nazionali. Nel 1975 il conflitto si concentrò principalmente sui sistemi di ammissione e sui premi in denaro, mentre nel 1976 si estese oltre queste questioni per includere battaglie per il controllo dei diritti televisivi.
La cosiddetta “guerra” tra gli appaltatori e la FISA si intensificò quando Ecclestone assunse la leadership della FOCA nel 1978 dopo aver personalizzato la sua battaglia con il presidente della FISA Jean-Marie Balestre che andò giù duro contro quello che vedeva come un proprietario di squadra indisciplinato che minacciava le regole di governance della FIA sulle decisioni di gestione delle gare di Formula 1 imponendo sanzioni arbitrarie senza preavviso o consultazione con le altre parti interessate, compresi i costruttori.
Nel 1987, quando la validità di tale patto finì (anche se altri patti simili sarebbero seguiti), Ecclestone fu nominato vicepresidente della FIA con delega alle questioni promozionali. Questo segnò la fine della FOCA come entità autonoma e l’ingresso di Ecclestone nell’establishment federale con un immenso potere su di esso.
Ecclestone fonda la Formula One Promotions & Administration (FOPA) alla fine degli anni 70. La FOPA diventa poi Formula One Management, che gestisce non solo i diritti di trasmissione, ma anche i premi in denaro, il contratto con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni; questo la trasforma nella forza più potente di tutti nel mondo degli sport motoristici. Con il suo successo nel tempo Ecclestone trasforma uno sport che è ancora in gran parte amatoriale in uno più professionalmente organizzato.