Dura accusa di Ecclestone: Mercedes aiutata dalla FIA
Ecclestone punta il dito contro la FIA, colpevole a suo dire di aver dato troppe informazioni alla Mercedes nella fase di definizione dell’ibrido.
Bernie Ecclestone lancia una vera e propria bomba in Formula 1: il CEO di Formula One Group, infatti, ha rilasciato dichiarazioni forti contro la Federazione Internazionale, rea di aver fatto trapelare informazioni riservate verso il comparto tecnico del team delle Frecce d’Argento, aiutandolo così nella definizione dell’ibrido e, indirettamente, a creare il clamoroso vantaggio su tutti gli altri.
Ecclestone, parlando a Sky Sport 24, non usa mezzi termini. “In Mercedes conoscevano un po’ di più le power unit, perché erano a stretto contatto con la Federazione Internazionale per definire il concetto di questo motore. Ed è proprio per questo motivo che hanno potuto godere di un inizio così forte lo scorso anno e ora mantengono il loro vantaggio. Adesso qualcuno deve provare a riprenderli. In fondo, si poteva azzeccare il progetto o sbagliarlo. La Renault, per esempio, dopo aver spinto tanto per avere questa tecnologia, alla fine ha fallito”.
A Bernie queste regole sulla power unit non piacciono e più volte lo ha ribadito. Ma la scelta di tirare fuori questa storia adesso non può essere casuale. Le sue parole fanno quasi da eco all’attacco della Red Bull contro la FIA, a cui Chris Horner si era rivolto chiamando in causa l’adozione di qualcosa di simile ad un balance of performance. Ecclestone appoggia la Red Bull: “Sono d’accordo al 100% con loro. Credo ci sia una regola che aveva introdotto all’epoca Max Mosley, che diceva che nel caso in cui un costruttore avesse tirato fuori qualcosa di magico, la FIA sarebbe dovuta intervenire per livellare le prestazioni. Tutti riconosciamo il grande lavoro fatto da Mercedes, ma è necessario fare dei cambiamenti adesso”.