Super-Nasr trascina la Sauber in Australia

Weekend thrilling per la scuderia elvetica, che passa dal rischio di vedersi apporre i sigilli durante le prove libere, al sollievo di sbancare la prima gara del 2015 con un bottino di 14 punti: alla bandiera a scacchi Nasr è 5°, Ericsson 8°.

nasr gp australia

Un gran sollievo, è stato un weekend difficile“, parla così, Monisha Kaltenborn, team principal della Sauber, dopo il Gran Premio d’Australia.

Dopo il gran bailamme del caso Van Der Garde, finito – come prevedibile – con l’olandese – senza superlicenza – che decide di trovare un accordo con la Sauber “per amore dello sport“, il team elvetico reagisce molto bene in pista, confermando il buono fatto vedere nei test invernali in termini di affidabilità e continuità. Con il 5° posto di Nasr e l’8° di Ericsson, la Sauber raggiunge in una sola gara l’obiettivo che era mancato per tutto il 2014.

Complice anche una power unit Ferrari decisamente più prestante, la squadra di Hinwil lascia l’Australia con due ottimi piazzamenti e una bella scoperta: Felipe Nasr. Il brasiliano sarà pure un pilota che mette sul tavolo argomenti convincenti (leggi: Banco do Brasil), ma questo weekend ha dimostrato di essere driver consistente e di tutt’altra pasta rispetto al compagno Marcus Ericsson, che pure vanta un anno di esperienza nella serie.

Nasr, giunto a un passo dalla Q3 nelle prove ufficiali, è stato protagonista di uno start imperioso (e pieno di brividi: gran rimbalzo su Kimi Raikkonen). Chiave della sua gara, la lotta con Daniel Ricciardo: il brasiliano ha tenuto dietro di sé il pilota della Red Bull per tutta la gara, staccandolo di qualche secondo nello stint su gomme medie.

Sono felicissimo di questo quinto posto nella mia prima gara di sempre in Formula1. É stato un gran sollievo per il team e per me stesso andare a punti, e sono molto contento di questo risultato.  É stata una gara dura. Subito dopo la partenza c’è stato un gran traffico alla curva 1, quando un altro pilota [Raikkonen, ndr] mi ha colpito alla ruota. Credevo che la macchina fosse un po’ danneggiata, ma dopo qualche giro mi sono reso conto che tutto andava bene. Dopo questo evento, la corsa è andata secondo i piani. Ho avuto pressione dietro di me per l’intera gara, e non è stato facile”. A chi lo definisce un pilota pagante, Nasr risponde: “Non so da dove sia venuta questa storia del pilota pagante, dato che ci sono state sempre persone esterne alla mia famiglia ad investire nella mia carriera; i miei non hanno mai potuto permetterselo. Qual è la differenza dall’avere una Red Bull che ti paga il volante, e avere degli sponsor che vogliono stare con te?“.

Ottavo posto per Marcus Ericsson, che va a punti per la prima volta in carriera più per i guai altrui che per meriti suoi. “Il team ha fatto un gran lavoro durante l’inverno. E’ stato grandioso trovare questo risultato alla prima gara della stagione 2015. Abbiamo visto dei buoni progressi durante i test invernali, e per questo risultato sono felice per tutti. Per me come pilota, dato che sono i miei primi punti in Formula1. Ora possiamo fare tesoro di tutto ciò per la prossima gara“.

É stato un gran risultato per l’intero team“, ha spiegato Monisha Kaltenborn. “Avevamo verificato già durante le qualifiche di essere competitivi, ma essere in grado di raggiungere queste posizioni con i nostri sforzi è stata un po’ una sorpresa. Una conferma del duro lavoro e una gran ricompensa per il team che ha dovuto gestire delle circostanze sfavorevoli“. Continua la team principal Sauber: “Quello che mi ha impressionato del team è stata la capacità di restare concentrati, stessa capacità mostrata dai piloti, che sono stati anche più esposti alla stampa. Non deve essere stato facile per loro. Hanno tenuto la testa al posto giusto e hanno mostrato una gran capacità di performance“.

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