McLaren a singhiozzo. Magnussen: “colpa mia”
Venerdì di debutto complicato per il duo McLaren – Honda. Nelle prove libere del Gran Premio d’Australia, Button non va oltre i 27 giri giornalieri e il tredicesimo tempo. Si maledice Magnussen per una leggerezza alla curva 6, che gli costa tutta la seconda sessione. Boullier: “giornata difficile, ma ce l’aspettavamo”.
Se il buongiorno si vede dal mattino, per McLaren le tinte di questo inizio stagionale continuano ad essere assai fosche. Prime prove libere difficilissime per la Mp4-30: Button e Magnussen scendono in pista ad oltre un’ora dal semaforo verde, totalizzando 13 giri in due. Per Button la seconda sessione potrebbe assumere tonalità un po’ più rosee, non fosse per un calo di potenza nel finale e per il distacco cronometrico abissale rispetto al leader Nico Rosberg: con un 1’31”387 il tempo del britannico è a tre secondi e mezzo dalla vetta.
“Non abbiamo accumulato i giri che avremmo voluto nelle sessioni di oggi, ma il bilanciamento non è male“, afferma Button. “La mancanza di chilomentri nelle Libere 1 ha pregiudicato la seconda sessione; non si può settare la macchina basandosi su un solo giro cronometrato. Tuttavia abbiamo migliorato il bilanciamento nel corso del pomeriggio. Ci sono alcune noie da risolvere, ma di base la vettura non è male. Sappiamo che non sarà semplice, ma lavoriamo di squadra, risolvendo i problemi man mano si presentano, con la speranza di diventare presto o tardi competitivi. Siamo al lavoro e cercheremo di tirar fuori il meglio da questo weekend“.
Ha da rammaricarsi invece Kevin Magnussen, che rovina la sua seconda sessione di prove con le proprie mani dopo appena 4 giri, prendendosene tutta la responsabilità. “Non ho fatto molti giri nelle FP1 Poi ho rovinato la macchina nel pomeriggio, quindi non ho girato granchè neanche nelle FP2. Ho cercato di spingere un po’ il mio punto di frenata alla Curva 6, ma ho perso il posteriore in entrata di curva. La macchina inizialmente ha tenuto, poi ha scattato in un momento difficile. Non ho potuto evitare il muro. É stato un errore, ma sono cose che capitano – peggio per me – e la vita va avanti. La cosa positiva è che il bilanciamento e il feeling con la vettura sono buoni. Non siamo veloci come vorremmo, ma non siamo troppo lontani dal bilanciamento ottimale. Speriamo di avere qualche dato in più nelle FP3 di domani, per arrivare alle qualifiche con un po’ più di fiducia“.
“Chiaramente, i tempi delle nostre prove di oggi indicano che abbiamo del lavoro da fare per chiudere il gap con i rivali“, commenta Eric Boullier. “É stata una giornata difficile, ma ce lo aspettavamo. Al di là di questo, i feedback dei nostri piloti e il potenziale del pacchetto complessivo, ci danno ottimismo per il futuro. Si sapeva che la mia prima gara dell’anno sarebbe stata complicata, ma stiamo lavorando duramente per chiudere il gap, e credo che domani otterremo di più“.