L’analisi tecnica della Toro Rosso STR10
Scopriamo le caratteristiche tecniche della nuova vettura del team di Faenza
E’ certamente il team più giovane e frizzante della Formula 1 attuale ed ogni anno sforna soluzioni di tutto rispetto, consentendo ai giovani piloti che si alternano alla guida di mettersi in mostra e, talvolta, fare il tanto agognato salto di qualità.
Anche per il 2015 la Toro Rosso non si smentisce, presentando una monoposto bella e filante, con soluzioni interessanti un po’ in ogni dove, a cominciare dall’anteriore che presenta una linea molto pulita e curata nei dettagli. Riprendendo i concetti del 2014, la STR10 è dotata di un muso che, nonostante l’altezza minore e la sezione più ingombrante (dovuta ai nuovi regolamenti), mira a canalizzare i flussi al di sotto della scocca, cercando di ridurre al minimo la resistenza.
Il design è molto simile a quello di Ferrari e McLaren (che però hanno una scocca più alta), ma è opportunamente arrotondato nella parte inferiore, proprio per ridurre gli ingombri e favorire un maggior transito d’aria. In tal senso, le dummy cameras sono state posizionate più in alto, al limite della misura regolamentare, ed il tirante di sterzo è stato allineato al triangolo superiore della sospensione (FOTO), in modo da ridurre al minimo l’interferenza con i flussi che investono la scocca.
Al momento non è presente l’S-duct, che la Toro Rosso aveva introdotto nel finale della passata stagione, ma non è da escludere che il sistema possa essere riproposto più avanti, magari con un muso di diversa concezione (più corto). La scocca è stata leggermente abbassata nella parte anteriore per evitare inclinazioni troppo marcate e rendere il tutto più filante.
Anche la parte centrale della nuova monoposto di Faenza è stata sensibilmente modificata. Le prese d’aria laterali sono state rimpicciolite, così come le fiancate, più scavate nella parte inferiore per migliorare lo scorrimento dei flussi diretti al retrotreno ed al diffusore.
La zona del roll-bar è quella che ha subito lo stravolgimento più evidente: gli ingegneri hanno racchiuso i due condotti in un unico grande elemento, al quale hanno aggiunto anche due “orecchie” (FOTO). Il cofano motore, invece, mantiene più o meno la stessa linea, ed al termine dello stesso è presente un unico pilone di sostegno dell’ala posteriore, al quale è fissato un profilo svergolato e smussato per deviare parte dei gas di scarico caldi verso il dorso dell’ala.
Piuttosto interessante la parte posteriore della nuova Str10, che presenta una sorta di “canale di Venturi” tra diffusore e cofano motore, utile ridurre la pressione al di sopra dell’estrattore ed a massimizzare la capacità di estrazione del fondo.
Il diffusore, infine, mantiene la stessa forma della passata stagione, con un bordo molto arrotondato ai lati ed un unico gurney flap a tutta lunghezza (FOTO).