L’analisi tecnica della nuova Lotus E23
La Lotus E23 è una delle monoposto che ha subito il maggior numero di cambiamenti rispetto al 2014. Vediamo come è cambiata la vettura nero-oro
Hanno scelto la strada della semplicità, mettendo da parte asimmetrie e soluzioni strambe a vantaggio di soluzioni più convenzionali ma (si spera per loro e per lo spettacolo…) più efficienti in pista. Proprio per questo motivo la Lotus E23 è una macchina radicalmente diversa rispetto a quella della passata stagione. D’altronde, visti i risultati, non poteva che essere così; serviva un cambiamento radicale, una vera e propria rottura con il “disastro” E22.
Il primo dettaglio che salta all’occhio della nuova nata di Enstone è, ovviamente, il musetto; via le “corna” ed i “birilli”, sostituiti da un muso molto più convenzionale, lineare, corto e affusolato in punta, molto simile a quello della nuova Mercedes W06 (FOTO). La scocca, invece, mantiene la stessa altezza, a vantaggio della portata d’aria diretta al fondo vettura.
Anche la sospensione anteriore non ha subito grosse modifiche, mantenendo la stessa geometria ed il tirante di sterzo collocato tra i due triangoli; l’unica eccezione riguarda il push-rod, collocato più orizzontalmente per allinearlo maggiormente al triangolo superiore e ridurre l’impatto con i flussi (FOTO).
La parte centrale della E23 ha subito evidenti modifiche, soprattutto per quanto riguarda le fiancate, maggiormente scavate nella parte inferiore per favorire lo spostamento dei flussi verso il retrotreno (FOTO). Per conseguenza, anche il deviatore “a ponte” è stato modificato nel disegno.
Fiancate e cofano sono senza dubbio le parti della vettura che hanno subito i cambiamenti più rilevanti. Balzano immediatamente agli occhi le curiose prese d’aria ai lati del roll-bar, che raccolgono aria fresca destinata al radiatore posto dietro al Mercedes V6 turbo (FOTO). Totalmente diversa la forma del cofano motore, più lineare ed allungato fino all’unico pilone di sostegno dell’ala posteriore, con una pinna di piccole dimensioni.
Le fiancate hanno subito un profondo restyling, volto a ridurne gli ingombri ed a migliorare, conseguentemente, la capacità di dirigere i flussi al retrotreno, dove il cofano, piuttosto rastremato, si riapre con due sfoghi d’aria calda ai lati del cambio (FOTO), con una forma ad “U” (simmetrica) più aperta ai lati che al centro (FOTO).
Anche il retrotreno ha subito un numero rilevante di modifiche ed è totalmente diverso rispetto alla monoposto 2014. Niente più asimmetrie innanzitutto: il cofano della nuova E23 presenta aperture di eguale dimensione su entrambi i lati, nonché scarico e pilone centrali e non più disassati. Il terminale di scarico, inoltre, è stato posto più in alto rispetto alla passata stagione, in modo da poter sfruttare più efficacemente i gas caldi con un adeguato monkey seat (di cui la monoposto inglese non è ancora dotata).
Anche la sospensione è stata sensibilmente modificata: in verità, è l’intera scatola del cambio ad essere stata sollevata, in modo da far transitare più aria al di sopra del diffusore; di conseguenza, il centro di rollio è sensibilmente variato, spostato più in alto per migliorare la sensibilità del retrotreno ed il comportamento della vettura nei cambi di direzione.
Il diffusore mantiene lo stesso design dello scorso anno, ad eccezione della sezione centrale, che ora presenta uno slot extra. Del tutto diversi, invece, i profili collocati tra gomme e paratie dell’ala, ridotti nella forma e, soprattutto, nel numero.