Raikkonen: “Crediamo di poter capovolgere la situazione”
Il pilota finlandese in questo 2015 è chiamato a riscattare una stagione davvero al di sotto delle aspettative. Raikkonen aspetterà i primi test prima di dare un giudizio definitivo sulla SF15-T
Kimi Raikkonen sa bene che la stagione 2015 dovrà essere un punto di svolta per la sua seconda era in Ferrari. Dopo un 2014 davvero sottotono, il finlandese è chiamato all’immediato riscatto e lo farà con Sebastian Vettel al suo fianco, al volante della nuova SF15-T. La nuova vettura è stata presentata questa mattina via web e Raikkonen ha rilasciato interessanti dichiarazioni in vista dei primi test invernali di Jerez de la Frontera.
Kimi, qual è la tua prima impressione riguardo la vettura 2015?
“L’ho vista per la prima volta assemblata poco tempo fa, perché prima avevo visto solo alcuni pezzi e devo dire che sembra bella e diversa rispetto a quella dello scorso anno. Chiaro che solo quando andrà in pista nei primi test potremo effettivamente dire quanto la macchina è competitiva, ma la prima impressione è stata buona“.
Ovviamente non l’hai ancora guidata, ma com’è la posizione di guida all’interno dell’abitacolo? E’ simile a quella dell’anno scorso?
“Si, è molto simile. Quando abbiamo fatto la prova sedile non è stato necessario nessun intervento particolare, era già tutto al suo posto. Forse la posizione è leggermente migliore, ho avuto la sensazione che ci fosse un po’ più di spazio all’interno dell’abitacolo. Ma è sempre lo stesso discorso: solo dopo aver provato la vettura in pista capiremo cosa cambiare. Per adesso è tutto ok“.
Il 2014 non è stata una stagione facile per te. Cosa ti fa sperare in un miglioramento generale? Una maggiore integrazione all’interno della squadra?
“Credo che abbiamo imparato molto dalle difficoltà incontrate lo scorso anno, anche se in alcune gare abbiamo avuto un po’ di sfortuna. Ma ci sono degli anni in cui va tutto storto. Abbiamo capito molte cose e crediamo di poter capovolgere la situazione, essere più forti come squadra, trovarci nelle posizioni che più ci appartengono e migliorare passo dopo passo“.
Quale potrebbe essere un’aspettativa realistica per la stagione che sta per cominciare?
“Ovviamente vogliamo essere più forti, ma è un po’ presto per dire dove arriveremo dando sempre e comunque il 100%, lavorando come un’unica squadra, con due monoposto da far crescere, continuando quanto di buono fatto nel corso dell’inverno. Questo è il punto di partenza, e ovviamente i risultati arriveranno. Non c’è motivo per prefissarsi già un obiettivo. Ora iniziamo con il primo test, vediamo che monoposto abbiamo, dove siamo, e poi continueremo a lavorare sodo. Sono sicuro che i risultati arriveranno“.
Avrai al tuo fianco Sebastian Vettel, che ha detto di essere uno dei tuoi migliori amici nel paddock. Non vedi l’ora di lavorare insieme a lui?
“Lo rivedo qui adesso dopo averlo incontrato ieri. Non ci vedevamo dallo scorso anno. Sarà molto interessante lavorare con lui per la prima volta. Sono convinto che ci capiremo alla perfezione, che daremo una spinta positiva alla squadra e faremo tutto il possibile per la Ferrari. Ovviamente lotteremo uno contro l’altro, ma sportivamente, spingendoci reciprocamente a migliorare“.
Ti impressiona il fatto che tu e Seb, insieme, avete vinto cinque titoli Mondiali?
“Ha avuto una grande carriera fino ad ora e sono sicuro che continuerà su questa strada. Entrambi faremo del nostro meglio, con la speranza che questo possa portare la Ferrari nelle posizione che le appartengono“.
Sei al secondo anno della tua seconda avventura con la Ferrari. Cosa vuol dire essere un pilota Ferrari?
“Per me non è così diverso. Sono già stato in questa squadra, quindi conoscevo già la maggior parte degli uomini della Scuderia. Alcune persone sono cambiate, è leggermente cambiato il modo in cui lavora il team, specialmente rispetto allo scorso anno. Credo sia la giusta direzione. Tutti in Ferrari sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare, ma sto bene con queste persone, sto bene con la squadra. E’ bello far parte di questo team, con loro ho vinto il Mondiale. Cosa significhi essere un pilota Ferrari in Formula 1 è un concetto strano, perché per me è normale essere qui. Ovviamente, dall’esterno, questa è una squadra storica in Formula 1 e il miglior team in cui essere. Sono molto contento di farne parte“.