Ferrari tiene a Interlagos: Alonso e Raikkonen 6° e 7°
Gp del Brasile tutto sommato positivo per le due Ferrari, che migliorano le posizioni di partenza e mantengono il distacco in classifica con le McLaren. Bella, soprattutto, la gara di Kimi Raikkonen, che riesce a trovare un buon ritmo e ad arrivare fino in fondo con due sole soste.
Weekend brasiliano di buone sensazioni per la scuderia di Maranello. Alonso, partito ottavo, chiude la gara sesto, mettendosi alle spalle Kevin Magnussen con un bel corpo a corpo. Ma, soprattutto, la Ferrari ritrova Kimi Raikkonen: scattato dalla decima piazza, il finlandese riesce a far fruttare la strategia su due soste, trattando le sue gomme medie con guanti di velluto. Giunge settimo a traguardo, dopo aver rifilato sportellate a tutto spiano in difesa e con il rammarico di non aver potuto raccogliere tutto il possibile da una gara di sostanziale riscatto: un problema al carrello durante la seconda sosta gli fa perdere secondi preziosi e almeno due posizioni sui diretti avversari in pista in quel momento, Bottas e Hulkenberg. Momento clou della gara Ferrari, il duello interno per la sesta posizione, negli ultimi giri. A spuntarla, dopo una lotta serratissima durata cinque tornate, è Fernando Alonso: fresco di terza sosta, l’asturiano ha la meglio su Kimi Raikkonen sul rettilineo del traguardo, dove può sfruttare il DRS.
Allo start della corsa le cose vanno lisce per Fernando Alonso, che mantiene l’ottava posizione alla curva 1 e sopravanza Vettel alla Esse di Senna. Non può dire lo stesso Kimi Raikkonen, che si presenta alla curva2 con una marcia troppo bassa e viene sopravanzato da Gutierrez e Hulkenberg. Sul tedesco riesce a rifarsi poco dopo.
Il primo stint su gomme soft è complicato per i piloti Ferrari: Alonso, in particolare, ha difficoltà a tenere dietro di sé le due Red Bull. Lo spagnolo si ferma a montare gomme medie al giro 8 e riesce a non subire l’undercut da parte di Sebastian Vettel. Raikkonen rientra ai box un giro dopo e, con gomme fresche, può finalmente avere ragione di Esteban Gutierrez.
Nel secondo stint i due ferraristi allungano un po’ rispetto agli avversari: Alonso, che si riferma al giro 29, subisce la sosta anticipata di Sebastian Vettel. Recupera, però, terreno prezioso nei confronti di Kevin Magnussen, che supera al giro 44, dopo un emozionante assalto protrattosi per più di mezzo giro. Alonso monta un ultimo treno di gomme medie al giro 53 e, nel finale, riesce a strappare al compagno di squadra la sesta posizione.
Kimi Raikkonen con le gomme medie fa la differenza: trova un ottimo passo gara nel secondo stint e, nel valzer dei pit stop, risale fino al terzo posto. Si riferma a cambiar gomme soltanto al giro 36, ma la fortuna non lo assiste: un problema al carrello vanifica buona parte del lavoro fatto in pista, costringendolo alla rincorsa di Hulkenberg e Bottas. Il finlandese, però, ritrova nuovamente un ritmo costante e incalzante. Bello il sorpasso su Bottas al giro 43, eroica la resistenza su Jenson Button e Sebastian Vettel al giro 62, di orgoglio (anche se al ring delle interviste dirà: “l’ho fatto solo per la posizione”) quella su Fernando Alonso nel finale. Un’iniezione di fiducia che fa ben sperare per il prossimo anno.
“Credo che questo fine settimana sia andato meglio dal punto di vista del feeling con la vettura”, ha detto Raikkonen. “Abbiamo avuto delle sensazioni migliori, ma in gara abbiamo perso un po’ di tempo nella seconda sosta ai box, per cui abbiamo perso circa 3 posizioni. E’ andata così. Ma a parte questo è stato un weekend molto molto positivo”.
“Credo che Kimi abbia avuto qui delle ottime sensazioni rispetto alle gare passate”, afferma Pat Fry. “Sia venerdì che sabato ha dimostrato che siamo riusciti a far funzionare la sua macchina. Dobbiamo imparare da questo. Guardando alle strategie, questa ci è sempre sembrata una gara da tre soste. Ma Kimi è riuscito a guidare in modo fantastico nell’ultimo stint e a concludere con due soste”.
Guarda alla classifica costruttori Fernando Alonso: “Credo che i risultati di oggi siano stati positivi”, afferma l’asturiano. “C’è Button davanti, ma siamo riusciti a tenere Magnussen alle nostre spalle. È stata una gara con tanto degrado alle gomme, soprattutto il primo set, con le Soft, ma il problema lo hanno avuto tutti. Abbiamo cercato di fare la migliore gara possibile. Tutto sommato abbiamo portato a casa il weekend: siamo partiti ottavi e abbiamo chiuso sesti. Ora rimane solo Abu Dhabi: speriamo di prendere punti anche lì e di tenere la posizione in classifica sulla McLaren”.
La Ferrari, al momento, detiene la quarta piazza in classifica costruttori e mantiene un vantaggio di 49 punti sulla scuderia di Woking.