Analisi Tecnica del GP degli Stati Uniti
Rivediamo le novità tecniche e le scelte dei team di F1 per il Gran Premio degli Stati Uniti.
Mancano appena due gare alla chiusura del Campionato 2014, ma il lavoro di sviluppo delle squadre non è affatto terminato e lo dimostrano le tante novità viste ai box di Austin. C’è, chiaramente, chi lavora in ottica 2015, ma per gran parte dei team il campionato 2014 non è ancora finito e c’è ancora tempo per introdurre qualche novità e migliorare le prestazioni delle attuali vetture.
Quella più evidente del weekend appena trascorso è targata Lotus, con la E22 che è scesa in pista nelle prove libere con un musetto completamente nuovo, costruito secondo le specifiche regolamentari che andranno in vigore dal prossimo anno (di cui vi parleremo dettagliatametne al termine di questo campionato). Dalla vettura nero/oro scompaiono le “zanne”, sostituite da uno “scivolo” in stile Ferrari/Mercedes (FOTO). Tuttavia si tratta di un’interpretazione davvero molto semplicistica delle norme, considerato che, come sempre, qualcuno cercherà di interpretare i regolamenti in maniera più estrema per incrementare l’efficienza aerodinamica.
Anche la Ferrari ha ancora qualche novità da mostrare. Per la F14T ad Austin c’era un’ala posteriore profondamente modificata, dotata di paratie nuovissime e nuovi profili. Quanto alla nuova paratia, gli ingegneri hanno totalmente ridimensionato l’elemento, sia nelle feritoie che nella forma dell’intero particolare, riprendendo tra l’altro un’idea mostrata dalla Red Bull ad inizio stagione (FOTO). Nella stessa immagine si nota anche il disegno del flap, modificato nel bordo d’uscita, ora dotato di un solo intaglio a “V” nella parte centrale.
Modifica meno evidente ma senza dubbio più importante è quella operata alla sospensione posteriore, modificata nei punti di fissaggio dei braccetti alla scatola del cambio (FOTO). Oltre che sull’aerodinamica, quindi, la Ferrari sta lavorando anche sulla meccanica, cercando di migliorare il comportamento del posteriore della monoposto del Cavallino. In questa direzione vanno anche le piccole modifiche effettuate negli ultimi gran premi ai profili interni alle gomme posteriori (FOTO).
Un’altra squadra che ha portato novità di rilievo è la McLaren, ad Austin con un nuovo musetto dotato di “prolunga” nella parte inferiore (FOTO). Si tratta di una soluzione adottata anche dalla Marussia, che ha lo scopo di ridurre la sezione inferiore e migliorare lo scorrimento dei flussi grazie all’ “effetto Venturi”, incrementando il carico aerodinamico generato. McLaren che ha lavorato anche sull’assetto, provando nella giornata di venerdì un “rake” estremo (FOTO). Da notare che, riguardo alla sospensione posteriore, in gara la Mp4-29 ha utilizzato solo mezza carenatura, evidentemente per ridurre la resistenza all’avanzamento.
Piuttosto interessante il lavoro della Red Bull, che, ancora una volta, ha effettuato scelte diverse per i due piloti; Vettel, infatti, ha optato per un’ala posteriore molto scarica (la stessa di Monza – FOTO) combinata con una paratia senza feritoie (anch’essa per i circuiti da basso carico), soluzione che nel finale ha letteralmente “messo le ali” al pilota tedesco che, grazie anche alle gomme soft fresche, è riuscito in una strepitosa rimonta. C’era anche una novità per la Rb10 (utilizzata dal solo Ricciardo): un nuovo profilo a sbalzo “monkey seat”, modificato nel numero di profili e nella loro forma (FOTO).
Qualche novità anche per la Force India, piuttosto sfortunata in gara con entrambi i piloti KO. Nel corso delle prove libere è stata utilizzata una nuova paratia dell’ala posteriore, modificata nelle feritoie e nella coda (FOTO). Tuttavia questa novità è rimasta ai box per l prove ufficiali.