Wolff: “In Ferrari serve una calcolatrice nuova”
Il team principal della scuderia di Brackley ha risposto senza mezzi termini ai commenti provenienti da casa Ferrari riguardo allo scongelamento dello sviluppo dei motori. Se a Maranello si dicono convinti che intervenire sulle componenti del propulsore durante la stagione non comporterebbe un aumento dei costi, Wolff sostiene il contrario, dubitando sulle capacità degli uomini della Rossa di calcolare i costi derivanti da una scelta del genere.
Continua la querelle riguardo allo “scongelamento” dei motori in Formula 1, che vede contrapposte la Mercedes da un lato e Ferrari, Renault e Honda dall’altro. Il team principal del team di Brackley, Toto Wolff, è tornato a parlare della vicenda, sottolineando come, a suo avviso, la Ferrari avrebbe bisogno di una calcolatrice nuova, se è vero che a Maranello sono persuasi che la possibilità di sviluppare le componenti del propulsore nel corso della stagione non provocherebbe un aumento dei costi. “Allo stato attuale delle cose, la power unit viene sviluppata fino alla fine dell’anno, e successivamente viene prodotta, “congelata” e consegnata ai clienti”, spiega Wolff. “Se si dovesse introdurre un ulteriore ciclo di sviluppo nel corso dell’anno, mettendo a punto una nuova versione della power unit a metà stagione, tra la fine di giugno e quella di luglio, l’intero processo verrebbe condotto due volte. Non ho idea di come in Ferrari abbiano fatto i conti, ma è probabile che sia necessario regalare loro una nuova calcolatrice”, prosegue Wolff.
Il team principal della Rossa di Maranello, Marco Mattiacci, non ha gradito i commenti dell’austriaco, e si è detto convinto della bontà delle sue dichiarazioni: “Penso sia ingiusto che Toto si sia offerto di regalarci una calcolatrice, perché questo implica che non siamo bravi a calcolare l’entità dell’investimento che comporterebbe un cambiamento del genere. A nostro avviso non ci sarebbe nessun aumento dei costi a seguito dello scongelamento dei motori”.
Non vi sono dubbi sul fatto che lo scongelamento dello sviluppo dei motori potrebbe portare ad una riduzione del vantaggio competitivo nei confronti dei rivali di cui le Frecce d’Argento godono attualmente, che potrebbe altrimenti continuare indisturbato nel futuro prossimo. Naturale, quindi, che i rivali della scuderia di Brackley stiano cercando di portare avanti questa battaglia, contando anche sul supporto del lider máximo del Circus, Bernie Ecclestone.
Toto Wolff sa di essere considerato il cattivo della situazione, e non ha dubbi sul motivo di questa avversione nei suoi confronti: “Sì, sono il bad boy di questa vicenda; forse, però, questo è il prezzo da pagare quando si comincia a vincere. Lo si è visto nel passato con la Red Bull: sono passati dall’essere un team minore rispettato alle vittorie continue, e questo ha cambiato radicalmente la percezione che il resto del Circus aveva di loro”, spiega l’austriaco. “Abbiamo appena vinto il primo campionato Costruttori della nostra storia, ed ecco che siamo già sommersi da tsunami provenienti da ogni direzione per cercare di ripristinare l’ordine delle scuderie vigente prima del nostro exploit”, chiosa Wolff.