Mercedes, alti e bassi: pole per Nico, fiamme per Lewis
Prosegue anche in Ungheria il periodo di alti e bassi della Mercedes. Rosberg conquista la pole, ma le Frecce d’Argento devono fare i conti ancora una volta con un problema di affidabilità, stavolta dovuto ad una perdita di carburante, sulla monoposto di Hamilton.
Mercedes ancora dalle stelle alle stalle con i suoi piloti: se Nico Rosberg può festeggiare un’altra pole position, Lewis Hamilton è di nuovo vittima di problemi di affidabilità e, proprio come ad Hockenheim, è uscito di scena già in Q1, stavolta per un principio di incendio sulla sua monoposto.
I piloti della Mercedes sono scesi molto presto in pista nella Q1 e a 13 minuti dal termine ecco il colpo di scena. Hamilton viene inquadrato mentre sta imboccando l’ingresso della pit lane con del fumo e un principio di incendio nel retrotreno della sua Mercedes. Una volta sceso dalla monoposto, l’inglese è tornato ai box senza togliersi il casco e dai suoi atteggiamenti è facile capire quanto il pilota sia sconsolato da questa nuova noia tecnica. Per lui, infatti c’è la consapevolezza di una partenza in fondo allo schieramento su una pista in cui i sorpassi sono difficilissimi e di un compagno di squadra sempre più in vantaggio.
Rosberg, intanto, chiude la Q1 in 10° posizone, facendo registrare un 1’25”227, ma il tedesco non ha utilizzato nessun set di gomme soft perché il suo tempo gli garantiva già il passaggio alla prossima manche. In Q2, senza più Hamilton in pista, per Rosberg la strada è tutta in discesa. Il tedesco, con gomme morbide proprio come tutti gli altri piloti, fa segnare un 1’23”310 che lo porta in testa alla classifica e che gli garantisce già il passaggio del turno.
La Mercedes, intanto, comunica con un Tweet che l’incendio del motore sulla monoposto di Hamilton è stato provocato da una perdita di carburante. La causa di tale perdita, precisa il team, non è ancora chiara, perché si aspetta di poter esaminare la monoposto. Intanto Hamilton si presenta davanti ai giornalisti per le sue dichiarazioni: “Dovremo sostituire il cambio e il motore, ma visto dove parto va bene così visto che tanto sono già in fondo.” L’inglese si lascia poi andare a delle considerazioni sull’episodio di oggi: “Non riesco nemmeno a credere a quello che è successo oggi, ma purtroppo è andata così. Non posso dire in tv quello che ho pensato quando ho visto le fiamme, ma adesso non devo più pensarci. Ci sono un sacco di cose nella mia mente adesso, ma devo cercare di trasformare tutto questo in cose positive per domani. Adesso bisogna solo pensare a fare meglio e ad uscire da questa situazione”.
All’inizo della Q3 alcune gocce di pioggia iniziano a scendere sul tracciato dell’Hungaroring e tutti i team decidono di mandare subito in pista i loro piloti per evitare il rischio di compromettere la qualifica. Rosberg è il primo ad iniziare il giro lanciato, ma è subito autore di un fuoripista e dietro di lui anche gli altri piloti hanno problemi nel controllo delle monoposto, come Magnussen che finisce contro le barriere e causa la bandiera rossa.
Quando le qualifiche riprendono, Rosberg esce subito con un nuovo set di gomme Soft. Il tedesco, però, sembra non voler prendere inutili rischi e nel primo tentativo non fa segnare tempi record, chiudendo il suo primo giro in 1’26”488. Ma questo è solo l’inizio. Il pilota della Mercedes si mette a fare sul serio, facendo segnare parziali record nel primo settore e migliorando nel secondo e terzo, e si porta così in testa alla classifica con un tempo di 1’23”236, con poco più di un decimo di vantaggio su Vettel, secondo in quel momento.
Vedendo Bottas e Vettel rientrare ai box per montare un set di gomme Soft nuove, anche Rosberg e Ricciardo seguono l’esempio e copiano questa scelta. La sfida per la pole negli ultimi secondi è tra Vettel e Rosberg, ma il tedesco della Mercedes non molla e non commette errori, tagliando il traguardo in 1’22’715, tempo che gli vale la decima pole position, con quasi mezzo secondo su Vettel.
Entusiasta il tedesco: “La Q3 è stata veramente una grande sfida, la pista continuava a cambiare e al primo giro lanciato, essendo io il primo, era difficile giudicare. La pista era molto bagnata in quel punto e sono finito largo, ma sono riuscito ad evitare di sbattere. Comunque va bene così, alla fine sono riuscito a prendere confidenza con la pista e a fare la pole e questo è ottimo”. Alla domanda sui problemi del compagno di squadra Rosberg ha spiegato: “E’ un peccato per la squadra, dobbiamo lavorare di più sull’affidabilità. Io sono felice per la pole, ma mi sarebbe piaciuto di più lottare testa a testa con Lewis.” Infine una previsione per la gara: “Domani sarà una gara difficile, soprattutto se il meteo sarà incerto come oggi, quindi è ancora tutto da decidere”.
A fine qualifiche, anche le dichiarazioni di Paddy Lowe rispecchiano la situazione contrastante in casa Mercedes: “Nell’insieme il risultato di oggi è un po’ deludente. Perdere una macchina in Q1 non ci voleva proprio, è un gran peccato per Lewis. Anche qui, come in Germania, dovrà fare un grandissimo lavoro domani per recuperare, dobbiamo scusarci con lui. Nico ha fatto un ottimo lavoro, era sotto pressione nel finale sia dalle Williams, sia dalle Red Bull, ma ha fatto un gran giro e ce l’ha fatta”.