Ferrari: arriverà un nuovo muso per la F14T?
Siamo a metà stagione e la Ferrari non sembra ancora intenzionata ad apportare modifiche significative all’anteriore. Quante possibilità ci sono di vedere una F14T “versione B” al ritorno dalle vacanze?
Inutile negarlo: quando abbiamo visto per la primissima volta la F14T, la forma del musetto ci ha regalato un certo stupore, tanto da supporre che fosse addirittura un fotomontaggio. Niente “trichechi”, niente “manici di scopa”, ma un muso basso e schiacciato, probabilmente un po’ “stonato” con quella scocca così alta. E così, a strani animali ed oggetti ambigui, la fantasia degli appassionati aggiungeva “l’aspirapolvere” (FOTO).
L’idea dei tecnici di Maranello appariva davvero particolare, in netta controtendenza rispetto alle scelte fatte dagli altri team, salvo la Mercedes, che aveva ideato qualcosa di simile per la W05 Hybrid (FOTO); la F14T manteneva più in alto possibile (625 mm) gran parte del cockpit per poi “picchiare” la parte terminale ai fatidici 525 mm imposti dal regolamento, creando uno scalino sia nella parte superiore che inferiore della scocca (FOTO).
Per non vanificare l’altezza del telaio (utile a far transitare quanta più aria verso il fondo), occorreva però un musetto che lasciasse transitare i flussi liberamente. Da questo presupposto nasceva il nose cone della F14T, il quale aveva lo scopo di far transitare l’aria non tanto al di sotto dello stesso (cosa piuttosto complicata, dati i 185 mm di altezza max imposti dal regolamento), ma ai suoi lati, opportunamente arrotondati e scavati proprio per favorire il transito dei flussi (FOTO – FOTO).
Come detto, la scelta della Ferrari si è posta sin dall’inizio in netta controtendenza con le altre squadre, soprattutto con quelle che hanno mantenuto molto alta la scocca (Force India e Sauber su tutte), le quali hanno preferito utilizzare il “trucchetto” della punta del muso a “manico di scopa”, mantenendo la parte restante bella alta per incanalare tanta aria al di sotto della struttura (FOTO). Il fatto che anche la Mercedes, l’unica col muso simile alla Ferrari, avesse cambiato dopo poche gare la forma del muso, lasciava prospettare a breve un cambiamento anche per la F14T; cambiamento che, ad oggi, non è ancora arrivato.
La domanda, a questo punto, è: arriverà mai un nuovo muso per la Ferrari F14T? Se si, che muso sarà? Piuttosto difficile rispondere alla prima domanda, anche se il fatto che il muso non sia già cambiato, con il campionato già al giro di boa, ci fa proprio presupporre che la domanda trovi una risposta negativa.
Un drastico cambiamento all’anteriore, infatti, produrrebbe effetti sull’intera aerodinamica della vettura, sia nella parte superiore che nella parte inferiore; il muso della Ferrari è disegnato per sollevare parte dei flussi verso l’alto (generando quindi carico all’avantreno) e tutta la parte superiore della monoposto (dal roll bar all’ala posteriore) è stata certamente disegnata in base alla quantità d’aria che il muso devia verso il resto della vettura, così come l’ala anteriore, che è apparentemente la più scarica del gruppo proprio in funzione della downforce generata sull’avantreno anche dal muso.
Vale lo stesso per il posteriore, in particolare per il sotto scocca, fondo scalinato e diffusore, disegnati per “lavorare” con la quantità d’aria che il musetto lascia transitare al di sotto del telaio. Tutto ciò equivale a dire che il restyling del musetto comporta un profondo cambiamento dell’intera vettura.
Tuttavia, proprio gli effetti benefici dati da una maggiore quantità d’aria da indirizzare verso il fondo, potrebbero indurre la Ferrari (e magari l’hanno già fatto…) a sfornare un nuovo muso. In tal caso, come potrebbe cambiare l’aspetto della F14T?
Se il fatidico musetto nuovo arrivasse sul serio, secondo il nostro parere, con alta probabilità riprenderebbe le forme di quello della Force India, che ha un telaio molto simile a quello della monoposto di Maranello; anche la VJM07, infatti, ha la scocca scalinata sia sopra (ma con vanity panel) che sotto (FOTO), e ciò consentirebbe di utilizzare una forma simile anche per il musetto, facilitando il transito di molta più aria al di sotto della vettura.
Un muso simile comporterebbe un cambiamento minimo dell’aerodinamica superiore (ma decisivo per l’ala anteriore, che dovrebbe compensare il carico mancante); però, la quantità maggiore d’aria di cui potrebbero disporre fondo e diffusore potrebbe incrementare l’“effetto suolo”, migliorando nettamente il comportamento della monoposto italiana, soprattutto nei tracciati più guidati.
Il cambiamento, quindi, non è affatto da escludere e nel passato abbiamo già assistito ad esperimenti che poi si sono rivelati vincenti. Proprio la Ferrari, nel 1996, operò una drastica modifica al musetto della F310, inizialmente dotata di un muso basso vecchio stile; dal Gp del Canada (guarda caso a metà stagione) fu introdotto un muso alto (FOTO) e le prestazioni della Rossa migliorarono notevolmente, consentendo a Michael Schumacher di conquistare altre due vittorie (a Spa ed a Monza) dopo la prima in Spagna, chiudendo il campionato in bellezza.