Entra nel vivo l’attività del Memorial Room Clay Regazzoni
Il Museo dedicato alla memoria di Clay Regazzoni ha dato il via ad un progetto di sensibilizzazione con le scuole svizzere e l’associazione “Insuperabili”, che si occupa di persone diversamente abili.
“Se spieghiamo ai bambini di oggi che il paraplegico è una persona normale, che ha solo bisogno di strutture adatte per muoversi liberamente, potremo avere risultati importanti: tra di essi ci saranno architetti, politici e ingegneri del futuro che potranno fare molto per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, diceva Clay Regazzoni.
L’amatissimo pilota svizzero, dopo quel terribile incidente di Long Beach 1980, aveva smesso di lottare in pista per combattere, con la stessa grinta, per la vita dei paraplegici. Ha continuato a guidare in corsa nei grandi raid e organizzato scuole di guida per disabili. Un esempio di irriducibilità che il Memorial Room Clay Ragazzoni vuole tenere alto.
Creato e gestito dalla figlia Alessia, il Memorial Room ha dato il via ieri ad una collaborazione con l’associazione “Insuperabili”. Una serie di appuntamenti con classi scolastiche per la diffusione e la sensibilizzazione dei temi che segnarono la vita del pilota di F1, diventato un’icona mondiale nella progettualità tesa a rendere il più normale possibile la vita di chi è costretto in carrozzella.
Protagonista della prima visita al Museo di Pregassona è stata la classe prima elementare della Scuola Probello. Gli alunni hanno osservato auto e oggetti esposti, appartenuti al grande Clay (tra cui anche la monoposto del 1974, oltre che caschi, tute, fotografie e filmati) e hanno ascoltato le parole di Gianpaolo Donghi – paraplegico – membro Gruppo Carrozzella “Insuperabili”.
Maggiori informazioni sulle iniziative e per prenotare una visita, basta visitare il sito web www.clayregazzoni.com