Briatore: “Il problema della Ferrari si chiama Maranello”
Secondo Flavio Briatore, la posizione geografica della Ferrari non aiuta nelle trattative d’ingaggio di tecnici britannici.
“La Ferrari sta pagando un prezzo molto alto a causa dell’assenza di strutture in Inghilterra”. Questo il pensiero di Flavio Briatore, alla luce della sin qui disastrosa stagione della Scuderia di Maranello. In una recente intervista, l’ex manager del team Renault, ha infatti dichiarato “Credo che la Ferrari debba avere una sede operativa in Inghilterra, visto che tutta la tecnologia della Formula 1 è concentrata lì. Avere un team con base a Maranello rende difficile l’ingaggio di tecnici britannici”.
Le parole di Briatore riprendono indirettamente la questione del mancato ingaggio di Adrian Newey, che ha preferito rinnovare con la Red Bull, ma del due di picche alla proposta di ingaggio in rosso di Andy Cowell, tecnico di prestigio del team Mercedes e mente operativa della power unit tedesca.
“Credo che la Ferrari debba affrontare una profonda ristrutturazione del team – ha proseguito Briatore – e non penso che la crisi attuale sia dovuta ad uomini sbagliati ma all’organizzazione vera e propria. Tuttavia sappiamo chi sono i pezzi pregiati del mercato, ma farli trasferire dall’Inghilterra in Italia rende il tutto molto più complicato”.
Le parole di Briatore cozzano con il recente passato Ferrari quando, durante l’epoca Barnard, per soddisfare le richieste dell’allora progettista numero uno, fu creato un polo tecnologico a Guilford, in Inghilterra, senza che le Rosse di Maranello riuscissero a conquistare l’alloro iridato.
Tocca adesso a Mattiacci replicare ai suggerimenti del mondo intero per dimostrare che lavorare in Italia per la Ferrari non è così orrendo come si vorrebbe credere.