Rammarico Force India in Canada: Hulk 5°, out Perez
Scegliendo una coraggiosa strategia a una sola sosta, la Force India risale la classifica del Gp del Canada. Hulkenberg, partito con gomme soft, tiene dietro di sè per più di 20 giri Sebastian Vettel: arriva 5° alla bandiera a scacchi, tradito nel finale da Button. Perez è autore di una gara bellissima, sciupata al fotofinish: al penultimo giro arriva lo scontro spettacolare con Felipe Massa. E anche la beffa: i commissari lo considerano responsabile dell’incidente e lo penalizzano di cinque posizioni in griglia nel prossimo Gp.
La variabile che non ti aspetti. Non si può definire diversamente la gara della Force India in Canada. Dopo delle qualifiche assai complicate che relegano i piloti fuori dalla Q3, la scuderia di casa a Silverstone mette a frutto le caratteristiche della sua VJM07, che si esalta sui rettilinei, pur restando gentile con le gomme: Hulkenberg e Perez scelgono un’apparentemente proibitiva strategia su una sola sosta, che li premia. Ma se Hulkenberg trova un 5° posto finale, Perez vede sfumare sulle battute finali una gara pazzesca, in cui in alcuni frangenti rischia di prendersi la leadership della corsa, pur correndo senza i benefici del DRS.
Il pilota messicano parte tredicesimo, dietro il proprio compagno di squadra Nico Hulkenberg e a Kevin Magnussen. Perez scatta bene sulle sue supersoft e risale immediatamente in 11esima posizione. La sua Force India ha un ottimo ritmo: al giro 8 “Checo” riesce ad avere la meglio abbastanza facilmente sulla McLaren di Jenson Button, anch’essa motorizzata Mercedes, pur avendo qualche problema al DRS, l’ala mobile che agevola i sorpassi. Nonostante monti le gomme più morbide, il messicano non si ferma ai box quando comincia il valzer dei pitstop, e continua a girare con tempi buoni senza soffrire di graining: risale la classifica tanto da trovarsi terzo dietro le due Mercedes, seguito a stretto giro da Nico Hulkenberg.
Il tedesco ha però una strategia un po’ diversa: Hulkenberg, infatti, monta gomme soft nella prima parte della sua gara e ben presto si trova a doversi difendere dal ritorno di Sebastian Vettel, che monta gomme fresche. Ma la Force India ha una velocità di punta pazzesca sui rettilinei: il tedesco si difende come un leone e, dopo un brivido al giro 23, costringe all’inseguimento la Red Bull e poi anche la Williams di Valtteri Bottas.
Sergio Perez si ferma ai box per il cambio gomme soltanto al 35esimo giro: un record per gli pneumatici a banda rossa, utilizzati anche in qualifica. Hulkenberg riesce invece a tirare le proprie gomme Soft fino al giro 42, prima di passare alle Supersoft. Ma con gli avversari che si fermano per il secondo cambio gomme, l’incredibile ritiro di Hamilton e il calo di prestazioni di Rosberg, le Force India si ritrovano di nuovo nelle posizioni interessanti della classifica: Perez è secondo, vicinissimo alla Mercedes superstite, con dietro a rimorchio le due Red Bull; Hulkenberg è appena dietro in quinta posizione.
Sembra che il messicano possa andare a prendersi la testa della gara, ma Perez non riesce a tentare il sorpasso nei confronti di Rosberg, nonostante arrivi a mezzo secondo di distacco. Nel finale deve cominciare a guardarsi le spalle dalle due Red Bull: la Power Unit della sua Force India sembra avere un problema analogo a quello delle Mercedes e comincia a soffrire in frenata. Del calo di ritmo ne approfitta Ricciardo, che lo passa di forza alla curva 1, seguito al penultimo giro da Sebastian Vettel.
E’ in queste fasi concitate che succede l’irreparabile: nel tentativo di non perdere la posizione anche nei confronti di Felipe Massa, Perez cambia di poco la propria traiettoria. La Williams lo prende in pieno, causando uno spettacolare incidente, che quasi rischia di far finire in un sandwich lo stesso Vettel. Perez e Massa vengono entrambi portati in ospedale per accertamenti, ma l’incidente non ha conseguenze. Tuttavia dopo un’investigazione sulla dinamica dello scontro, i commissari ritengono colpevole il messicano della Force India, comminandogli una penalità di cinque posizioni nella griglia del prossimo Gran Premio d’Austria.
“Nel giro finale stavo difendendo la mia posizione alla curva 1, quando sono stato improvvisamente colpito da dietro”, spiega il messicano della Force India. “E’ stato un grosso impatto, ma sto bene. Sono molto triste per la squadra, perché abbiamo fatto una gara incredibile oggi e la strategia a una sola sosta stava funzionando perfettamente. Non era facile nei giri finale e stavo spingendo tanto per andare a strappare la leadership della gara a Nico Rosberg. Daniel Ricciardo è riuscito a sopravanzarmi quando ho cominciato ad avere un problema elettrico alla vettura, ma sono riuscito a resettare il sistema per gli ultimi giri di gara. Il podio era possibile oggi e sono molto deluso per i punti che abbiamo perso”.
Nico Hulkenberg giunge invece sul traguardo quinto, beffato da Jenson Button mentre è in lotta con la Ferrari di Fernando Alonso. Racconta così la sua corsa: “E’ stata una gara molto impegnativa per me oggi, dunque uscirne con dieci punti e con un quinto posto è un buon risultato. Ho guadagnato delle posizioni alla fine per il crash tra Sergio e Massa, ma ne ho persa una nei confronti di Jenson Button mentre ero in battaglia con Alonso. Saremmo comunque finiti nei punti. La safety car all’inizio non mi ha aiutato, perché ha consentito a quelli che montavano gomme supersoft di allungare il proprio stint. Essere su una strategia diversa da tutti gli altri ha significato avere sempre qualcuno dietro che pressava: è stato divertente, ma anche impegnativo, specialmente alla fine della gara, quando avevo da tanti giri le gomme supersoft. Fermarci solo una volta ha significato fare un gran lavoro per gestire le gomme, tuttavia penso che abbiamo raccolto il giusto premio. Penso che fosse la strategia più veloce per noi oggi.”