Battuta d’arresto per la Mercedes: Rosberg 2°, Hamilton out
Canada amaro per la Mercedes: per la prima volta in questo 2014 le frecce d’argento non vincono la gara e sono vittime di problemi al sistema ibrido della power unit sulle monoposto di entrambi i piloti. Rosberg riesce comunque a chiudere secondo, per Hamilton invece un pesante ritiro.
Grandi sorprese nel Gran Premio del Canada. Per la prima volta in questa stagione la Mercedes non conquista la vittoria e deve, anzi, subire un preoccupante problema alle power unit di entrambe le monoposto. Rosberg limita i danni e chiude al secondo posto, mentre va peggio a Hamilton che è costretto al ritiro.
Al semaforo verde Hamilton parte meglio di Rosberg e cerca di attaccarlo subito. Alla prima curva, però, il tedesco non ci sta a perdere la posizione, ritarda la frenata e costringe il compagno di squadra ad allargare la traiettoria, portandolo fuori pista. Ne approfitta Vettel che, grazie alla lotta tra i due piloti delle frecce d’argento, riesce a conquistare la seconda posizione.
Poche curve e i due piloti della Marussia si scontrano: arriva subito la safety car che resta in pista per sette giri prima di far riprendere la gara. Alla ripartenza Rosberg guida il gruppo e Hamilton al giro 10 riesce a sopravanzare Vettel grazie ad una manovra decisa in fondo al lungo rettilineo che porta alla curva 13. Una volta superato il pilota della Red Bull, l’inglese cerca di recuperare subito il gap dal compagno di squadra e i due si sfidano a suon di giri veloci.
Al 18° giro primo pit stop per Rosberg che monta gomme soft e torna in pista con un piccolo brivido: alle curve 3-4, infatti, il pilota è vittima di un grande sovrasterzo a causa delle gomme ancora fredde e il contatto con il muro è evitato per poco. Nella tornata successiva è il turno di Hamilton, anche per lui gomme soft, ma nonostante l’errore di Rosberg con la conseguente perdita di decimi importanti, l’inglese deve accodarsi in seconda posizione. Hamilton però non molla e ad ogni settore recupera qualcosa su Rosberg, i due ormai sono vicinissimi. Al giro 25 il tedesco arriva lungo alla frenata ed è costretto al bloccaggio della gomma anteriore destra e a tagliare l’ultima chicane. La direzione gara lo mette sotto investigazione ma decide di non sanzionarlo: per lui solo un “warning”.
Siamo a metà gara quando inizia una serie di comunicazioni preoccupanti da parte dei piloti delle frecce d’argento. Il primo è Rosberg che si lamenta via radio per il bilanciamento della frenata: è troppo spostata al posteriore e questo gli crea molti problemi. Al giro 37 è invece Hamilton che comunica al suo ingegnere di avere una perdita di potenza. Momenti concitati al box Mercedes perché anche Rosberg ha lo stesso problema e infatti anche i suoi tempi si stanno alzando.
Entrambi i piloti girano su tempi molto alti e il gruppo alle loro spalle recupera un paio di secondi ad ogni tornata. Siamo al giro 44 quando il team comunica a Rosberg che entrambe le vetture hanno lo stesso problema e adesso devono essere i piloti a trovare il loro ritmo gara per non farsi raggiungere. Il tedesco rientra subito ai box e nella tornata successiva è il turno di Hamilton che grazie al pit riesce a sopravanzare Rosberg.
Niente sorrisi, però, per lui perché a causa di un lungo perde la posizione conquistata. La manovra sembra un errore del pilota ma non è così: l’inglese comunica via radio di avere dei problemi ai freni e quando inizia il giro 48 ritorna ai box, stavolta per un ritiro. Gli uomini Mercedes sono molto preoccupati e comunicano a Rosberg di fare attenzione e di cercare solo di terminare la gara.
Dopo il pit stop di Massa, leader fino a quel momento, Rosberg riprende la testa della corsa, ma Perez e Ricciardo ormai sono vicinissimi. Il tedesco cerca di mantenere la sua posizione ma non ci riesce. A due giri dalla fine, infatti, uno scatenato Ricciardo attacca il tedesco e conquista la prima posizione e la prima vittoria in carriera. Rosberg, invece, deve accontentarsi del secondo gradino del podio, ma grazie al ritiro di Hamilton vede aumentare il suo vantaggio nella classifica del mondiale e commenta così la difficile giornata di oggi: “Oggi è stata una battaglia dura fin dalla partenza, ma sono riuscito a tenere il vantaggio su Lewis alla prima curva. Dopo il secondo pit stop invece abbiamo avuto un problema e non capivo cosa stesse accadendo, perdevo potenza ma non capivamo il perché. Ho cercato di tenere duro, di girare come se fosse una qualifica ma non è bastato per tenere dietro Daniel”.
Di poche parole Lewis Hamilton, che deve subire un altro ritiro dopo quello nel gran premio di apertura e vede il suo compagno di squadra allontanarsi in classifica: “Non potevo fare niente per il problema che ho avuto. Ho fatto del mio meglio in pista e ho dato tutto, come ha fatto anche il team. E’ un peccato non aver fatto la doppietta che speravamo ma ci auguriamo di farla nella prossima gara. I freni hanno smesso di funzionare alla curva 10. Sapevamo che su di una pista come questa sarebbero potuti presentarsi problemi di questo tipo, ma non immaginavamo fino a questo punto.“ L’inglese fa poi il punto della situazione sulla classifica: “Ogni punto è importante. Per me è il secondo ritiro, mentre Nico ha sempre terminato la gara, ma è anche questa un’esperienza da cui imparare. Il team ha imparato molto dalla gara di oggi e sono sicuro che non avremo più simili problemi perché abbiamo rischiato entrambi”.
Meno sorridente del solito anche Toto Wolff che commenta così la prima battuta d’arresto stagionale in casa Mercedes: “Abbiamo avuto un problema con entrambe le macchine nello stesso giro. Quando Lewis ha pittato le temperature dei freni si sono alzate troppo e per questo non hanno più funzionato. Nico invece ce l’ha fatta grazie ad un’ottima guida e sono contento per il suo secondo posto. Sappiamo che i freni possono sempre essere un problema, ma se si combina anche con problemi alla power unit, per i freni è ancora peggio. E con l’aumento delle temperature nei pit stop il problema diventa ancora più grave.”