Lauda è certo: “Hamilton avrebbe vinto anche in Australia”
Dopo le prime quattro gare del Campionato, Niki Lauda traccia un bilancio e vede in Hamilton il pilota in forma migliore all’interno del team Mercedes. L’ex pilota austriaco non ha dubbi: senza quel problema tencico a Melbourne, Lewis avrebbe realizzato un poker di vittorie.
In quattro gare, Lewis Hamilton ha collezionato tre vittorie e un ritiro. Uno zero, quello di Melborune, che pesa ancora oggi sulla classifica piloti. Rosberg rimane temporaneamente al comando con 4 punti di vantaggio su Hamilton, nonostante le vittorie siano di 3 a 1 in favore del ventinovenne di Stevenage.
Lewis, in questa fase del campionato, ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a Rosberg. Lo ha dimostrato nettamente in Bahrain, resistendo agli attacchi del compagno di squadra, ma anche in Cina dove ha letteralmente dominato, mentre Nico cercava disperatamente di risalire la china.
Quella di Shanghai è la vittoria numero 25 in carriera per Hamilton. Un risultato che gli permette di eguagliare il record di vittorie di Niki Lauda, oggi Presidente non esecutivo del team Mercedes. Ed è stato proprio l’ex pilota austriaco a lodare Hamilton dopo la terza doppietta della squadra.
“L’unica cosa che gli mancava in passato era la massima concentrazione”, ha spiegato Lauda. “Nelle stagioni precedenti, Lewis continuava a portare i cani sul tracciato e aveva una vera e propria equipe di persone al suo servizio. Quando i cani erano con lui, gli dicevo sempre di focalizzarsi su se stesso, mettere via tutto e cercare il 120% della concentrazione! Oggi, Lewis sta portando a casa i risultati che ci aspettavamo da lui. E probabilmente avrebbe vinto anche a Melbourne se non avesse avuto problemi meccanici”.
La Formula 1 tornerà in pista il prossimo 11 maggio sulla pista di Barcellona. Sarà quasi come un nuovo inizio del campionato, vista la mole di novità che ogni team porterà in pista. E, su questo punto, Lauda ammette: “Tutti i team porteranno diversi aggiornamenti e quando ti ritrovi a combattere contro avversari del calibro di Alonso o delle Red Bull, non puoi poggiarti sugli allori. Per esempio, Adrian Newey questo weekend non era in Cina, ma in fabbrica a lavorare sodo per cercare di colmare il gap”.