Hembery dubbioso sull’abolizione delle termocoperte
La FIA vuole eliminare le termocoperte nel 2015, ma da Pirelli emergono i primi dubbi sulla validità della soluzione.
Durante i due giorni di test in Bahrain, questa settimana, Pirelli ha provato nuove mescole e costruzioni in ottica 2015 per cercare di capire se e come assecondare i piani della FIA per il prossimo anno che prevedono l’abolizione delle termocoperte, funzionali a scaldare gli pneumatici e dare alle vetture subito un minimo di grip, prima di portarle alla temperatura d’esercizio ottimale.
I primi test hanno mostrato una grande difficoltà a portare le gomme in temperatura, nonostante il caldo del Sakhir. Lo ha confermato il pilota collaudatore della Williams – Felipe Nasr – che ha confermato: “E’ difficile portarle alla giusta temperatura e sarà ancora più complesso farlo in circuiti come Silverstone o Spa Francorchamps”.
La cosa era stata fatta notare anche da Paul Hembery, Direttore Motorsport di Pirelli, il quale ha posto l’accento sul problema maggiore che è quello che riguarda il gonfiaggio dello pneumatico, perché la differenza tra il freddo e il caldo diventerà molto più importante. Hembery ha già messo in guardia i tecnici della Federazione, affermando che “Allo stato attuale, non crediamo sia facile attuare i piani della FIA per il prossimo anno. Dobbiamo riflettere sul modo in cui uno pneumatico si potrebbe comportare durante un periodo di safety car, quando pressioni e temperature calano”.
Se si vorranno eliminare le termocoperte, come già avviene nella GP2, Pirelli dovrà modificare il disegno degli pneumatici, dotandoli di una spalla più bassa rispetto all’attuale. Un’idea che trova già il supporto di tecnici come Pat Symonds che, recentemente, ha dichiarato: “Se avessimo uno pneumatico con la spalla più bassa e un minor volume d’aria presente nell’intercapedine, sarebbe certamente più facile da gestire”. Ma c’è comunque il fronte degli oppositori, guidato da Paddy Lowe che invece ha affermato: “L’introduzione di una spalla più bassa non è certo un aspetto banale in termini di ingegneria e di costi, quindi non è una facile soluzione”.