McLaren a punti a Sepang, ma il passo gara preoccupa
In una gara dove la McLaren non è stata in grado di lottare per le prime posizioni, Button conclude al sesto posto e Magnussen al nono.
Al primo appuntamento su un circuito vero, la McLaren mostra di non avere il passo gara dei migliori, lasciando il primo posto nel Campionato Costruttori alla dominante Mercedes. Button e Magnussen concludono il GP di Malesia rispettivamente al sesto e al nono posto, lontani dai primi posti, anche se gli aggiornamenti portati per questa gara promettevano prestazioni migliori.
Nonostante un avvio di gara promettente nel quale Button recupera tre posizioni nelle prime due tornate, il numero ventidue della McLaren non riesce a tenere il passo della Force India di Hulkenberg che lo precede. Col passare dei giri, Button accumula un ritardo pesante nei confronti del tedesco, tanto da far gara a sè in settima posizione. Nemmeno la strategia basata sulle tre soste riesce a cambiare in positivo la gara del Campione del Mondo 2009, che inizia a gestire così il vantaggio sulle Williams inseguitrici. Massa e Bottas nell’ultima parte di gara si avvicinano all’inglese, dando l’impressione di poter passare agevolmente Button, ma Jenson aumenta il ritmo concedendo solo un inutile attacco a Massa. I problemi di Ricciardo consentono a Button di concludere la seconda gara stagionale al sesto posto e di salire così al quarto posto in classifica, a venti punti dal leader Rosberg.
“Che caldo faceva oggi! E quando passi gli ultimi giri a guardarti dalle Williams fa ancora più caldo!” ha dichiarato Button dopo la gara. “E’ stata una gara piacevole, non mi sarei aspettato molto di più prima del via, siamo riusciti a tirare fuori il massimo della vettura. E’ incoraggiante vedere i ragazzi al box e a Woking lavorare duramente per portare aggiornamenti, perchè non c’è dubbio che fatichiamo nelle curve veloci. La macchina ha del potenziale, ma dobbiamo lavorare di più per estrarlo. Abbiamo dato il meglio oggi, ma sappiamo che dobbiamo ancora migliorare” ha continuato l’inglese.
Più travagliata la gara di Magnussen, che dopo aver mantenuto la posizione al via, si tocca con Raikkonen al secondo giro rompendo l’ala anteriore e forando la posteriore destra del finlandese. Il danese – dopo la prima sosta del nono giro dove cambia l’ala anteriore – viene penalizzato con cinque secondi di stop and go da scontare al successivo pit stop, sprofondando così fuori dalla zona punti. Nonostante il passo del rookie della McLaren non sia all’altezza di quello del compagno di squadra con gomme di mescola più morbida, Kevin riesce a rientrare nei primi dieci al trentesimo giro superando il russo Kvyat. Nell’ultima parte di gara Magnussen monta gomme a mescola più dura e inizia a girare sui tempi del compagno Button, ma è solo grazie al ritiro di Ricciardo che Kevin recupera una posizione, concludendo così al nono posto finale.
Molto duro con sè stesso il danese per l’incidente che nelle fasi iniziali ha condizionato la sua gara odierna: “Sono molto dispiaciuto per la squadra, credo che senza quell’incidente avrei potuto raccogliere più punti. Sono cose che succedono, ma devo imparare da questo errore. Non ho scuse, non sono contento perchè fare errori non è bello, mi assumo la colpa per il risultato di oggi. Le gare di Formula 1 sono lunghe e non si devono fare errori simili nei primi giri, avrei potuto fare più punti e tutto ciò che posso ripetere è che mi spiace per la squadra”. Oltre il danno, la beffa per il danese: la FIA gli ha anche inflitto due punti di penalità sulla superlicenza per aver causato l’incidente con Raikkonen.
Le classifiche restano a grandi linee positive, con la McLaren che è ora seconda nel Campionato Costruttori e con Button e Magnussen al terzo e quarto posto in quella piloti. A preoccupare però è il passo gara mostrato a Sepang, non all’altezza di chi oggi ha preceduto al traguardo il team inglese. Tra sette giorni in Bahrain sarà difficile recuperare terreno nei confronti degli avversari, anche se Boullier ha annunciato l’arrivo di un nuovao pacchetto di aggiornamenti: la Mp4-29 soffre le alte temperature e il deserto del Sakhir non aiuterà di certo il team di Woking nel recupero del gap sulla concorrenza.