Renault chiede rinvio dell’omologazione dei motori
I problemi cronici che affliggono ogni power unit transalpini hanno spinto la Renault a chiedere alla Federazione di spostare la dead line dell’omologazione dei propulsori 2014
Secondo fonti tedesche la Renault avrebbe chiesto alla Federazione Internazionale di rinviare la data di omologazione del propulsori turbo del 2014, fissata per la mezzanotte di venerdì 28 febbraio.
Entro la data e l’orario stabiliti dalla FIA, Ferrari; Mercedes e la stessa Renault dovranno presentare il progetto definitivo dei rispettivi V6, che saranno poi congelati nello sviluppo e non potranno più essere modificati nel corso della stagione, se non per migliorarne l’affidabilità, ridurre i costi e garantire la sicurezza della stagione.
Se Mercedes e Ferrari possono guardare alla dead line con relativa tranquillità, perché i turbo realizzati a Stoccarda e Maranello stanno mostrando un buon livello per quanto riguarda l’affidabilità e le prestazioni. Discorso differente per la Renault. La power unit francese ha dato problemi ai team che equipaggia sin dai primi chilometri dei test invernali di Jerez de la Frontera e molti di essi devono ancora essere risolti.
Ieri i vertici Renault Motorsport F1 hanno fatto sapere di non essere preoccupati per l’avvicinarsi del giorno dell’omologazione, ma oggi lo scenario è risultato in modo radicale. Con questa richiesta la Renault è entrata in contraddizione e ora potranno essere contrastati o salvati solo da Jean Todt e Bernie Ecclestone.
La dead line potrebbe essere posticipata, ma solo se Ecclestone e il presidente della FIA votassero a favore entrambi. Le due figure di vertice hanno in dote sei voti a testa, mentre lo Strategy Group (formato dai team) ne hanno undici e quattro di questi sarebbero dei team motorizzati Renault. Ecco dunque che la decisione in tal senso sarà in mano delle due figure che hanno pensato e voluto la Formula Uno odierna.