Test Bahrain, giorno 4: ecco tutte le dichiarazioni dei piloti
Ecco tutte le dichiarazioni dei piloti, rilasciate al termine dell’odierna sessione di prove sul tracciato di Sakhir, in Bahrain
Nel quarto e ultimo giorno della prima sessione di test invernali del Bahrain, Nico Rosberg ha chiuso in testa portando in cima alla classifica dei tempi la sua Mercedes W05.
Nonostante un piccolo intoppo mattutino e i cronici problemi al brake-by-wire, Rosberg e la Mercedes sembrano i più in forma dell’intero “Circus”. “Possiamo essere molto soddisfatti di quanto fatto in questi quattro giorni di test. Abbiamo fatto un sacco di chilometri e questa mattina abbiamo provato qualche simulazione di qualifica ed è andata bene. Nel pomeriggio abbiamo fatto una simulazione gara, così da conoscere sempre meglio la nuova vettura. Avevo un sacco di informazioni per gli ingegneri. Peccato per il problema a fine giornata“.
Secondo posto per la McLaren di Jenson Button. Il team di Woking sembra già a buon punto per quanto riguarda l’affidabilità grazie alla nuova Mp4-29. Oggi sessantasei giri per il britannico, l’unico piota in grado di avvicinarsi al miglior tempo fatto siglare dalla Mercedes pilotata da Nico Rosberg.
Kimi Raikkonen ha fatto segnare il terzo tempo di giornata, chiudendo con quasi novanta giri e con un botto alla curva quattro. La Ferrari oggi si è concentrata su prove di partenza e sulla ricerca dell’assetto ottimale per il finlandese. “Nei test è la solita storia, tutti vorrebbero sapere ma non ci sono verità. Noi non siamo messi male. E al momento siamo ok con l’affidabilità, con la velocità non so. Continuiamo a fare il nostro lavoro e speriamo di ritrovarci dove dovremmo essere. Oggi non ho cercato il tempo Nonostante abbia usato le gomme soft, ma erano usate. Riguardo l’incidente di fine sessione mi sono girato, ecco tutto. Mi ha sorpreso il pattinamento delle gomme. Sono cose che capitano, purtroppo c’era il muro, la macchina è distrutta ma tanto i meccanici hanno tempo per le riparazioni. Con l’affidabilità siamo a posto».
Quarto posto per il debuttante e neo terzo pilota Williams, Felipe Nasr. “E’ stato fantastico debuttare in Formula Uno. Per me questo è un processo di apprendimento, perché nella vettura ci sono tanti comandi e molti più aspetti da curare rispetto a qualsiasi monoposto che abbia mai guidato nella mia carriera. Ho fatto ottantasette giri ed è stata una giornata molto produttiva per noi. Non vedo l’ora di tornare in macchina la prossima volta“.
Sergio Perez ha portato la Force India VJM07 al sesto posto. “E’ stato un peccato aver perso così tanto tempo questo pomeriggio, ma direi che possiamo ritenerci soddisfatti per quanto abbiamo imparato sulla vettura nel corso di questa settimana. Ogni giro in macchina ci consente di avere sempre più dati, sempre più informazioni e così proviamo sempre a sistemare qualcosa di nuovo. Non sono riuscito a fare long run questo pomeriggio, dunque dovrà essere un nostro obiettivo per la prossima settimana“.
Settimo posto per Daniel Ricciardo, che è riuscito a compiere solo quindici giri. “In tutta onestà, oggi non è stata una grande giornata per noi. Avremmo voluto avere più tempo, però abbiamo ancora quattro giorni e speriamo di massimizzare il tempo a nostra disposizione. Nei pochi giri che ho fatto ho sentito meglio la vettura, ma sfortunatamente altri problemi hanno condizionato il nostro lavoro. Speriamo di poter fare di più la prossima settimana. Abbiamo avuto un grosso problema di motore oggi. Ma sapevamo fin dall’inizio di avere problemi da quarto punto di vista, quindi non è una novità. In ogni caso non voglio parlare in maniera negativa e voglio rimanere ottimista. Abbiamo avuto nuovamente un grosso problema, ma credo che siamo in grado di risolverli, anche se ci vorrà tempo“.
Jean-Eric Vergne, giunto ottavo nella graduatoria odierna, sembra confidare nel potenziale della STR9, problemi a parte: “Mi piace come si comporta la macchina e credo che abbiamo un buon pacchetto. Quando saranno risolti i problemi, credo che saremo ok. La squadra ha fatto un ottimo lavoro dandomi un telaio che mi piace molto, ma sapevamo che in Bahrain non saremmo riusciti a sistemare tutti i problemi sorti alla prima sessione di test invernali di Jerez. Purtroppo oggi non ho fatto tanti giri”.
Nono e decimo sono Kamui Kobayashi e Marcus Ericsson. Ecco le dichiarazioni del giapponese: “Il team ha lavorato davvero duro per sistemare il guasto elettrico che ha costretto il mio compagno di squadra a girare molto poco quest mattina ed è stato buono essere usciti l’ultima ora in pista. Peccato per tutto il tempo perduto, ma da stanotte ci metteremo al lavoro per arrivare più pronti all’ultima sessione di test. Cercheremo di fare un buon passo avanti per presentarci in Australia al meglio“.
Queste le parole di Ericsson. “Non è stato certamente un buon giorno, ma sono contento di come sia finita questa quattro giorni di test in Bahrain. Ieri ho effettuato quasi cento giri ed è stato molto importante per noi e per me, così ho potuto prendere confidenza con i veri comandi della vettura e cercare il set up ideale per la vettura. Abbiamo qualhe giorno per preparare la vettura e non vedo l’ora di tornare in macchina“.
Altro giorno nero per la Marussia. Il team anglo-russo è riuscito a effettuare meno di una decina di giri a causa di un guasto che ha coinvolto la pompa della benzina e ha impedito a Jules Bianchi di macinare chilometri con la nuova MR03. Il guasto all’impianto della benzina è lo stesso che ieri ha impedito alla Marussia di procedere con il programma stabilito. Alcune componenti saranno riportate in Inghilterra per essere sistemate e, se necessario, ripensate e riprogettate.
Ultimo posto a pari merito con la Marussia per la Sauber di Adrian Sutil. Il team svizzero ha avuto problemi nell’arco della mattinata con il telaio e proprio per questo è stato sostituito. Sutil è poi riuscito a entrare in pista nel pomeriggio, ma ha girato poco e a intermittenza. “Non è stata una buona giornata oggi. Abbiamo perso del tempo prezioso oggi, ma il team ha fatto un grande lavoro per sistemare la monoposto. Queste sono cose che possono succedere durante i test e noi dobbiamo imparare da queste situazioni. Ora ci concentreremo sui prossimi quattro giorni di test“.