Tecnica 2014: lo scalino nascosto della Sauber C33
Gli ingegneri del team svizzero sono riusciti a trovare il modo di tenere la scocca alta senza violare le nuove misure regolamentari. Vi mostriamo come.
Il 2014 deve essere l’anno del “più meccanica, meno aerodinamica”. Era più che altro questo il target imposto dalla FIA per il campionato che sta per iniziare: muso bassissimo, meno aria al di sotto della scocca, niente “scarichi soffianti” e superfici alari di dimensioni ridotte. Eppure i tecnici sono riusciti a trovare il modo di aggirare le regole, mantenendo (almeno in parte) gli standard delle vetture della scorsa stagione.
Abbiamo parlato del “beam wing termico“, che, grazie allo sfruttamento dei flussi caldi provenienti dalla Power Unit, consente di replicare in parte l’effetto del supporto dell’ala. abbiamo anche analizzato i musi “a formichiere”, che consentono di ridurre al minimo il drag recuperando un bel po’ di aria da indirizzare nel sotto scocca. Ora è il momento di parlare di un’altra soluzione molto interessante, mostrata per la prima volta dalla nuova Sauber C33 e, probabilmente, adottata anche dalla Force India: lo scalino nella parte terminale della scocca.
Le nuove regole impongono una misura massima di 525 mm di altezza della parte terminale del telaio dal piano di riferimento (contro i 625 dello scorso anno – FOTO). Ciò comporta un notevole abbassamento del cockpit, con la conseguenza che al di sotto dello stesso può transitare meno aria diretta al fondo scalinato utile a generare effetto suolo. In realtà, sono solo la parte più avanzata del telaio deve trovarsi a quell’altezza; ed è proprio sfruttando questa circostanza che Sauber (Ferrari, probabilmente Force India ed altri…) hanno trovato il modo di mantenere alta la scocca (a livello della monoposto 2013 – FOTO) senza però violare le misure regolamentari:
Nel disegno è ben evidente l’altezza della scocca fino all’asse anteriore, ben più alta rispetto, ad esempio, a quella della McLaren, che ha interpretato il regolamento in maniera decisamente più scontata (FOTO). Tale altezza, però, violerebbe le nuove regole, quindi, la parte terminale della scocca digrada velocemente verso il basso a 525 mm, creando uno scalino. Quest’ultimo, però, è ben nascosto da un vanity panel (in blu nel disegno). Grazie a questo sistema, inoltre, anche il muso (anch’esso dotato di vanity panel) parte da più in alto, lasciando una sezione maggiore per il passaggio di aria utile al di sotto dello stesso, per poi raggiungere in punta la misura regolamentare di 185 mm.
Purtroppo le foto fin ora diffuse dal team svizzero (appena due…) non ci consentono di vedere se lo scalino sia presente anche nella parte inferiore del telaio (come nel caso della Ferrari, dove è chiaramente visibile). In ogni caso sembra davvero una soluzione molto interessante ed “estrema”, visto altri (Ferrari in primis), pur scegliendo il telaio alto con lo scalino, non hanno anche pensato di occultarlo con il vanity panel, rinunciando quindi a tenere anche il muso (più che altro la parte iniziale) più in alto (FOTO).
Va poi detto che questa soluzione permette ai tecnici di scegliere diverse soluzioni all’anteriore (non a caso gli stessi hanno definito la C33 “molto flessibile”), visto che il vanity panel potrebbe lasciare spazio al classico “S- duct”, oppure potrebbe consentire il montaggio di un muso più basso in stile Ferrari.