Alonso, testa bassa e lavorare: “Imparerò molto da Kimi”
Il pilota spagnolo non ha dubbi: “Ho fiducia nella Ferrari”. Riguardo a Raikkonen, ammette: “Potrò imparare molto da lui”.
E’ un clima rilassato quello che hanno trovato Marc Gene, Pedro de la Rosa e Fernando Alonso al Galà del Karting, che si è svolto lo scorso venerdì presso la sede del Banco Santander, non lontano da Madrid. Sono stati proprio i piloti della Ferrari a consegnare i premi ai vincitori che hanno avuto in premio la possibilità di effettuare un test a Fiorano con la squadra FDA.
In questa occasione, Alonso ha avuto modo di poter scambiare quattro chiacchiere con la stampa spagnola, accorsa in massa per un evento che ha salutato anche la presenza del Presidente della FIA, Jean Todt.
Fernando ha rinnovato, ancora una volta, la fiducia alla Scuderia Ferrari, allontanando ancora le voci di un suo prematuro addio a Maranello. “Ho fiducia nella Ferrari”, ha esordito il pilota di Oviedo. “Perché sono ottimista? Perché sono nella Scuderia per eccellenza. Magari ora si crede che sia meglio scegliere un’altra squadra, ma la Ferrari è sempre la carta vincente e non si può che avere la massima fiducia. Spero di poter migliorare rispetto a quanto fatto quest’anno, magari proprio approfittando del cambiamento delle regole per essere all’altezza dei migliori”.
Per la Scuderia Ferrari, il 2014 segnerà un cambio di politica per quanto riguarda la gestione dei piloti. Si gioca a due punte, con due teste di serie come Alonso e Raikkonen. Il pilota spagnolo si è detto felice di poter lavorare a fianco al finlandese: “Kimi è un pilota che ha un talento fuori dal comune e da lui posso imparare molto. L’esperienza che entrambi abbiamo sarà fondamentale per indirizzare lo sviluppo della acchina. La cosa importante sarà lavorare insieme per la Ferrari e che sia una monoposto rossa a tagliare per prima il traguardo, non importa quale”.
Fernando fa l’aziendalista, ma tutti – lui in primis – sanno che in cuor suo, battere Kimi sarà il primo vero obiettivo del prossimo anno. Ed è per questo che ne vedremo delle belle.