McLaren 14° e 15° in qualifica ma c’è fiducia per la gara
Altra qualifica complicata per la McLaren che, a Interlagos, non vede l’ora di buttarsi alle spalle una stagione davvero deludente, come non accadeva da decenni.
L’ultimo appuntamento di questo Mondiale 2013 della Formula 1 sarà anche l’ultimo di un campionato sofferto per la McLaren, obbligata ad essere sempre la quarta o quinta squadra in pista per via di una vettura 2013 per nulla ben riuscita.
Il tutto è stato confermato dalle qualifiche del Gran Premio del Brasile, svoltesi nel pomeriggio italiano sul circuito di Interlagos: Perez e Button hanno concluso rispettivamente al 14° ed al 15° posto della classifica, quindi abbondantemente fuori dal Q3. A tal proposito, per via del fuso orario, la sessione di qualifiche doveva cominciare alle 17.00 italiane ma c’è stato un ritardo causato dalle pessime condizioni atmosferiche, con una pioggia incessante che accompagna il Circus dalle libere del venerdì e che, pare, non darà tregua nemmeno per la gara (prevista per Domenica 24 sempre alle 17.00).
Nel Q1 entrambe le monoposto McLaren non hanno avuto alcun problema a qualificarsi, risultando abbastanza veloci soprattutto una volta che la pista ha cominciato ad asciugarsi. In particolare Jenson Button (7°) è riuscito a stare davanti al suo compagno (per l’ultimo Gp) Sergio Perez (11°) di ben 343 millesimi, con un tempo di 1:26.398 sul giro. Nella Q2 la storia è leggermente cambiata, con la pioggia che si è fatta più insistente e che ha portato tutti i team a girare fino all’ultimo per accaparrarsi la posizione migliore. In questo caso né Button né Perez sono riusciti a qualificarsi per la Q3, oggettivamente non a portata della scuderia inglese, però il messicano ha stampato il tempo di 1:28.269 che gli ha permesso di partire una fila più avanti del compagno Button (comunque vicinissimo a 1:28.308), giusto prima di perdere il controllo della sua monoposto e finire contro un muro.
Per quanto riguarda le strategie sugli pneumatici, date le condizioni di pioggia praticamente certe, sono del tutto annullate, con il meteo che metterà di certo pepe ad una gara che si spera non sia narcotica come l’ultima svoltasi ad Austin; più che altro parte della strategia McLaren delle prove libere è andata in fumo, come ci spiegano i protagonisti, cominciando da Sergio Perez: “Per quanto riguarda il bilanciamento della monoposto sono molto contento, credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Credo piuttosto che il problema delle qualifiche sia stato la gestione degli pneumatici e della loro pressione e temperatura, non abbiamo capito bene a fondo e ciò non ci ha permesso di sfruttarle a dovere. L’incidente è stato fortuito, più spettacolare che realmente dannoso per la vettura, la quale infatti si è danneggiata solo lievemente. Stavo spingendo al massimo perché era la mia ultima possibilità di tempo e sapevo di poterlo fare, ma la pista si stava bagnando sempre più e per stare sull’asciutto ho toccato l’erba e ho perso il controllo. Sono fiducioso per la gara, come ho detto sento un buon bilanciamento vettura e spero in una buona ultima gara!”
Jenson Button è finito dietro al suo compagno di squadra in qualifica ma non fa drammi: “Nelle FP3 siamo scesi poco in pista per preservare alcuni set di pneumatici e credo che questo sia stato il nostro errore, anche se non potevamo prevedere un tempo del genere. In pratica ci siamo trovati a sperimentare la monoposto con le intermedie direttamente in qualifica e questo non è un bene, inoltre abbiamo un set up leggermente più scarico del solito, il che sul bagnato di oggi non era il massimo. E’ stata più una scelta in configurazione gara, quando (stante le ultimissime previsioni meteo, ndr) si prevede una maggior percentuale di asciutto e quindi penso che potremmo recuperare molte posizioni, del resto nella Q1 eravamo settimi. Spero solo di non dover passare troppo tempo dietro la Safety Car.”
Martin Whitmarsh, capo del muretto McLaren, si rivela deluso per le posizioni in griglia di partenza, ma guarda con occhio positivo alla gara: “Certo, dire che un 14° ed un 15° posto in qualifica mi facciano contento è complicato. Il fatto è che con un tempo così variabile bisogna essere al posto giusto nel momento giusto, cogliere quello sweet-spot temporale che è ottimo per le prestazioni sul giro ma che noi oggi non siamo riusciti a cogliere. In ottica gara, quando si prevede meno pioggia di oggi ma di certo non tutto il pomeriggio sole ed asciutto, sono certo che Checo e Jenson riusciranno a fare una bella gara.”