Sauber e Lotus accantonano il DRD e montano ali scariche
Dopo aver testato i rispettivi sistemi nel corso delle prime due sessioni di prove libere, entrambe le squadre hanno deciso di “tappare le orecchie” e optare per ali posteriori da basso carico.
Nel primo articolo tecnico del weekend avevamo sottolineato quanto l’utilizzo del DRD potesse rappresentare l’arma in più per i team che ne hanno uno a disposizione, in particolare per la Lotus. La possibilità di “scaricare” l’ala negli allunghi grazie a questo dispositivo, infatti, consentiva di utilizzare un’ala più carica (standard) per trarre maggiori vantaggi in curva, dove di carico ne serve sempre.
Situazione diversa per i team (tutti) che hanno scelto ali posteriori da basso carico, i quali hanno preferito privilegiare le velocità di punta (importantissime vista la conformazione del circuito nel T1 e T3) piuttosto che l’aderenza in curva, riducendo al massimo possibile il carico per il settore guidato.
Queste premesse, però, erano subordinate ad un funzionamento perfetto del DRD, evidentemente ancora “ipotetico” più che reale. Pertanto, sia la Lotus che la Sauber, dopo aver effettuato le dovute prove comparative, hanno chiuso le prese d’aria ai lati dell’airscope e, conseguentemente, hanno montato ali posteriori da basso carico come tutte le altre squadre, caratterizzate da una corda piuttosto corta e da un’inclinazione davvero minima, volta al miglior compromesso tra velocità e grip quando serve carico.
La Sauber, dopo aver utilizzato un’ala a cucchiaio accoppiata al DRD (FOTO), ha optato per l’ala già utilizzata in Canada, caratterizzata da un profilo a “W” (FOTO). L’ala più scarica della Lotus, invece, è pressoché identica come forma a quella più carica (FOTO), ma ha una corda più corta e minore inclinazione, anche questa già utilizzata in Canada (FOTO). Inoltre la paratia laterale ha soli 3 slot anziché 4.