McLaren 7°e 9° a Budapest, Button ci mette l’anima
Nel Gran premio di Ungheria la McLaren raccoglie un doppio piazzamento a punti, utile ad avvicinare il quinto posto in classifica Costruttori.
Qualcuno ancora oggi ne promuove la candidatura come team mate di Alonso in Ferrari. Jenson Button piace perchè ha un carattere signorile ed è un pilota di elevata cultura tecnica.
Cotanta stima diventa una molla in più a fare bene; non sarà un caso, quindi, che nel tortuoso e assolato saliscendi infernale di Budapest Jenson tira fuori una prestazione tutta cuore, capace di far commuovere i tifosi della McLaren, per l’abnegazione dimostrata alla guida di una monoposto alquanto modesta.
La Mp4-28 è ferma come un chiodo, servono inventiva e grinta. Button le sfodera entrambe, partendo a razzo dalla tredicesima piazza e attuando una tattica di due soste (medie-soft-medie i suoi stint) tutta bagarre e sacrificio.
Il pilota inglese decide di allungare il primo stint, trovandosi a difendere stoicamente la posizione contro la Red Bull di Vettel. Al diciassettesimo giro il tackle che manda in bestia il tedeschino, con una difesa da catenaccio che non lascia spazio (in tutti i sensi) alla Red Bull. Tra i due piloti c’è anche un piccolo contatto che danneggia la vettura blu.
Duro anche il duello con Romain Grosjean, che vede JB sconfitto dopo aver tirato la staccatona della vita, pur di non demordere.
Alla fine arriva un settimo posto sudatissimo che soddisfa l’alfiere britannico:
“E’ stata una gara piena di duelli, divertente. Grosjean non doveva stringermi, non cosa abbia pensato in quel frangente. Ho corso gran parte del Gp con le gomme con le quali sono partito. E’ stato uno stint infinito. Che sudata, ma è un buon risultati esserci tenuti dietro una Ferrari e una Mercedes (quella di Rosberg, poi fuori per guasto al motore ndr). Il settimo posto non è da champagne, ma è un passo avanti importante in vista del ritorno dalla pausa estiva”.
Notizie positive anche per l’altra McLaren, quella di Sergio Perez. Il messicano, stavolta, è molto più tranquillo del solito, ma con una gara accorta riesce a racimolare due punti comunque utili alla squadra:
“La strategia delle due soste è stata buona, purtroppo ho perso un po’ di tempo nel primo stint con gli pneumatici medi usati nelle qualifiche. Sono comunque felice che ci siamo piazzati con entrambe le monoposto a punti”.
Con gli otto punti conquistati nel Gp Magyar la McLaren ha praticamente annullato il distacco in classifica dalla desaparecida Force India. Ora il quinto posto, obiettivo minimo stagionale, è davvero a un tiro di schioppo.