Raikkonen e il 2014: “Farò quello che mi sembra più giusto”
Preso d’assalto dalle domande dei giornalisti alla tradizionale conferenza stampa del giovedì, il finlandese della Lotus non fa una piega, e sul suo futuro si limita a dire che farà di testa sua. Intanto si presenta in Ungheria deciso a fare meglio del secondo posto dello scorso anno.
E’ lui l’uomo mercato di quest’estate 2013. Ma, nonostante si sia ormai giunti al giro di boa di questa stagione, Kimi Raikkonen non sembra avere nessuna intenzione di chiarire quale sedile occuperà il prossimo anno. Andare in Redbull con la prospettiva di una vettura più competitiva? Restare in Lotus?
“Valuterò il pacchetto complessivo delle offerte che mi verranno fatte e sceglierò la cosa che sembra più giusta per me. Anche se la decisione dovesse sembrare stupida a qualcun altro, farò di testa mia. La mia scelta sarà una combinazione di diversi fattori. Non c’è garanzia che, nel lungo periodo, si riveli quella giusta, ma accetterò serenamente le conseguenze”. Non saranno gli eventi extra-gara e tutte quelle manifestazioni promozionali collaterali nelle quali i piloti (con più frequenza quelli della Redbull) vengono coinvolti durante l’anno, a far scegliere in un senso o nell’altro Kimi Raikkonen, nonostante sia risaputo il poco entusiasmo con cui il finlandese si concede alle pubbliche relazioni. “Sono stato in altri top team e so come funziona: ognuno ha in programma i propri eventi, a volte sono poche decine, altre volte centinaia. Ma quest’ultimo non sarà un fattore determinante nella mia decisione”.
Sulla sua assenza ai Young Test Drive di Silverstone della scorsa settimana, il finlandese ha chiarito: “E’ stata una decisione presa dal team. E’ stato meglio chiamare un pilota giovane, perché non abbiamo portato novità importanti in pista e dai test sulle gomme non si impara molto”.
Guardando al caldissimo weekend ungherese in arrivo (domenica si prevedono 40 gradi), Raikkonen, che ha vinto solo una volta all’Hungaroring (nel 2005, con la McLaren), parte agguerrito: “Sono finito secondo in Ungheria troppe volte, dunque sono consapevole di quanto importante sia trovarsi alla testa della gara dopo la prima curva. DRS o no, non è mai facile superare all’Hungaroring. Per portare a casa il risultato, devi fare delle buone sessioni nelle libere, delle qualifiche notevoli e una partenza perfetta”. Lo scorso anno il finlandese fu autore di una gara autorevole, nella quale riuscì a inanellare una serie lunghissima di giri veloci su gomme usate, per poi arrivare secondo dietro Lewis Hamilton, senza possibilità di sopravanzarlo. Certamente a preoccupare Kimi Raikkonen non è la resa delle gomme: “abbiamo visto in Germania che le alte temperature ci sono congeniali. E farà molto caldo questo weekend A Budapest”.
Nonostante la Lotus, insieme alla Force India, fosse tra le squadre contrarie ad abbandonare la costruzione in fibra d’acciaio sugli pneumatici Pirelli, il ritorno delle cinture in kevlar sulle PZero non sembra averla penalizzata, anzi. Proprio in Germania, tre settimane fa, la scuderia inglese ha dimostrato sulla lunga distanza di saper gestire le mescole molto meglio dei diretti concorrenti. Ma nel circuito ungherese, una “Montecarlo senza muretti” in cui superare è un’impresa, questo vantaggio non sarà forse tanto decisivo.