F1 Story: Monaco 2004, Trulli espugna il Principato
Unica vittoria in Formula 1 per Jarno Trulli. Era il Gran Premio di Monaco del 2004. Una corsa ricca di colpi di scena.
Se sei un pilota perseguitato dalla sfortuna e la dea bendata decide per una volta di baciarti, non c’è luogo migliore di Montecarlo per celebrare questo momento di intesa.
Proprio il Gran Premio di Monaco del 2004 fu il momento di massimo splendore per il nostro Jarno Trulli, talento tricolore troppo spesso, nel corso della sua carriera, bersagliato da problemi tecnici di monoposto non all’altezza della sua classe.
Il pilota abruzzese riuscì a cogliere una stupenda pole position, davanti a Button, Alonso, Michael Schumacher, Raikkonen e Barrichello ed allo start riuscì a mantenere il comando della gara.
Dietro di lui il delirio.
Takuma Sato, al volante della BAR Honda, già dal primo giro si trovò col motore fumante: non il massimo per chi era alle sue spalle: visibilità ridotta e muretti pronti ad accoglierti. Nel corso del terzo giro il propulsore nipponico esplose, rendendo la pista monegasca avvolta da una fitta nebbia che costrinse tutti a rallentare. Tutti ma non Fisichella che, nell’oscurità più totale, centrò con la sua Sauber la McLaren di David Coulthard e si cappottò uscendo miracolosamente illeso.
Come da tradizione, la safety car entrò in pista per consentire ai commissari di sgomberare il circuito dai detriti.
Al giro sette la vettura di sicurezza tornò ai box, ed alla ripartenza Montoya su Williams sopravanzò Barrichello portandosi in sesta posizione, mentre in testa alla corsa il duo Renault, formato da Trulli ed Alonso, mantenne inalterato il vantaggio sugli inseguitori. Le posizioni rimasero invariate anche dopo il primo pit stop, che vide tuttavia il KO di Kimi Raikkonen a causa di un guasto al motore Mercedes della sua McLaren. Una gara che sembrava monotona, vide ben presto i classici colpi di scena da romanzo giallo.
Al giro 40 Alonso, alle prese con un Ralf Schumacher lento a causa di problemi col cambio, affiancò il tedesco nel tunnel ma la scarsa aderenza esterna fece perdere il controllo della vettura all’asturiano che finì contro le barriere di protezione seminando pezzi di carbonio.
Rientrò la safety car e tutti i protagonisti della corsa si fermarono ai box per il pit stop tranne i ferraristi. Al rientro in pista Michael Schumacher si trovò al comando della corsa seguito da Montoya. Nel tentativo di riscaldare gli pneumatici troppo freddi a causa dei giri dietro la safety car, Schumacher tirò una frenatona nel tunnel e venne colpito da Montoya, rimasto spiazzato da una manovra così estrema.
Il risultato di questa collisione vide la F2004 del tedesco intraversarsi e finire contro le barriere.
Di questo ennesimo KO ne approfittò nuovamente Trulli, davvero in stato di grazia quel 23 maggio. L’abruzzese riuscì infatti a recuperare il comando della corsa e mantenerlo sino al termine, anche se gli ultimi passaggi furono veramente duri per il nostro pilota, alle prese con una Renault in crisi di gomme e con un Button che rimontava clamorosamente fino a giungere, sotto la bandiera a scacchi, negli scarichi della vettura anglo francese.
La gioia di Trulli per la sua prima – e purtroppo unica – vittoria in Formula 1 fu talmente grande che nel corso dei festeggiamenti successivi perse la voce e, sfortunatamente, non solo quella. La felicità espressa sotto il podio dall’allora Team manager Flavio Briatore, si trasformò ben presto in un astio tra i due che si concluse con la chiusura anticipata del rapporto di collaborazione tra il talentuoso italiano e la scuderia francese.
Un vero peccato che non scalfì, tuttavia, l’impresa realizzata da uno dei migliori talenti dell’automobilismo tricolore.