Sam Michael soddisfatto di Perez: “È veloce e ha talento”
Il Direttore Sportivo McLaren traccia un bilancio dei primi quattro GP del messicano nella scuderia di Woking.
La pausa dopo l’iniziale tranche orientale del Mondiale è sempre un momento di primi bilanci. Come quello di Sam Michael sull’esordio del “nuovo acquisto” McLaren Sergio Perez. Dopo tre gare in cui la sua incisività aveva lasciato a desiderare, c’era chi, come Whitmarsh, sperava in un Checo più aggressivo. E la gara del messicano in Bahrain sembra aver parzialmente esaudito tali richieste.
“Melbourne è stata la prima gara di Sergio con la McLaren” spiega Michael ad AUTOSPORT, ripercorrendo le quattro tappe di questo inizio di stagione “e sia sabato che domenica abbiamo avuto condizioni metereologiche variabili. Il suo passo era rispettabile, confrontato con quello di Jenson, ma all’Albert Park non eravamo competitivi in ogni caso. A Sepang abbiamo avuto un problema tecnico sulla macchina di Checo per tutta la gara, ma ha comunque ottenuto dei punti”. Il GP di Cina è stato probabilmente quello meno positivo per l’ex pilota FDA: “A Shanghai era veloce, ma nel primo stint la gestione degli pneumatici era cruciale e Jenson ha fatto meglio di lui in questo. Quindi prima del Bahrain ha passato molto tempo con noi analizzando i dati con i suoi ingegneri. Gli abbiamo detto di concentrarsi sul passo gara dandogli la priorità rispetto alla qualifica”.
E in Bahrain Perez è riuscito effettivamente a sfruttare al meglio le sue Pirelli in gara, mostrando ancora una volta quello che è stato uno dei suoi tratti caratteristici negli anni in Sauber: oltre ad aver potuto fare una sosta in meno del compagno di squadra e ad essergli finito davanti nonostante la peggiore posizione in griglia, è riuscito a sopravanzare nel finale Alonso e Webber, in crisi di gomme. “Guardando complessivamente il suo weekend di gara, ha fatto esattamente ciò che gli era stato detto, ottenendo un grande risultato per se stesso e otto punti importanti per la squadra”.
E se il duello con Button ha lasciato scontenti alcuni tifosi McLaren, che hanno ritenuto il messicano troppo aggressivo nei confronti del compagno di squadra, Sam Michael commenta che i due piloti sanno perfettamente cosa la squadra si aspetta da loro, e che il loro rapporto è tutt’altro che compromesso: “Bisogna ricordare che Sergio rispetta enormemente l’abilità e l’esperienza di Jenson, e che è contento di poter imparare da lui, mentre Jenson è davvero entusiasta del suo nuovo compagno di squadra e riconosce il suo talento. La loro convivenza dura da soli quattro GP ma è già chiaro che possono lavorare insieme per diventare una coppia seriamente potente. Sergio ha 23 anni, ha corso solo 41 GP, non ne ha ancora vinto uno, ed è salito sul podio solo tre volte. Viceversa Jenson ha 33 anni, ha corso 232 GP, ne ha vinti 15 ed è salito sul podio 49 volte. Ed ovviamente è anche un Campione del Mondo. La differenza in età ed esperienza è enorme ma Sergio è veloce e talentuoso. L’esempio di Jenson lo aiuterà molto per la sua crescita come pilota”.