Brawn non ha dubbi: “L’ordine di scuderia scelta obbligata”
Ross Brawn rivela che sia Hamilton che Rosberg dovevano risparmiare carburante, e spiega che quella di congelare le posizioni era per lui l’unica scelta possibile.
A motori ormai freddi Ross Brawn torna a parlare degli ordini di scuderia che hanno frenato la rincorsa di Rosberg su Hamilton nel GP della Malesia. Nonostante le critiche ricevute anche dall’interno della sua stessa squadra, il Team Principal Mercedes definisce la sua una “scelta ovvia”, obbligata dal fatto che entrambi i suoi piloti dovevano risparmiare carburante.
A differenza di quanto si diceva dopo la gara, infatti, Ross Brawn dichiara ad AUTOSPORT che Lewis Hamilton non era il solo costretto a centellinare benzina e che Rosberg non avrebbe in alcun modo potuto sfidare le Red Bull. “Ho ritenuto che mantenere le posizioni fosse la soluzione meno rischiosa. Nico avrebbe potuto forse superare Lewis, ma considerando la gestione del carburante a cui era obbligato non c’era possibilità che andasse a prendere i due là davanti. La terza e quarta posizione erano un ottimo risultato per la squadra e non avevo intenzione di rischiare tutto” spiega l’ex stratega Ferrari. “Parlando con il team, ho fatto l’esempio di un uomo nel deserto che trova un bicchiere d’acqua: volevamo assicurarci di non perderne neanche una goccia”.
Certo la benzina non si “trova” nei serbatoi per un colpo di fortuna, e la situazione degli uomini Mercedes è stata in realtà più simile a quella di un uomo nel deserto che si ritrova sì con un solo bicchiere, ma solo dopo essere stato convinto di avere a disposizione tutta l’acqua di cui ha bisogno. A quanto pare infatti i calcoli degli ingegneri della stella a tre punte sono stati troppo aggressivi: “Abbiamo valutato il quantitativo di benzina in base al tempo di gara più breve. Bisogna sempre trovare un equilibrio tra il ritmo più lento delle prime fasi gara e la gestione che devono fare i piloti alla fine, per poter raggiungere il traguardo. Bisogna reagire a seconda di come evolve la gara. Anche se le loro corse sono sembrate differnti, Rosberg ed Hamilton hanno dovuto attuare lo stesso programma carburante per arrivare al termine del GP”. Sebbene Rosberg ritenesse di avere un ritmo migliore del compagno di squadra, quindi, per Brawn il tedesco si trovava nelle stesse condizioni di Lewis, e lasciare che i due si sfidassero avrebbe potuto togliere alla Mercedes punti pesanti. “I calcoli sulla benzina si analizzano dopo ogni gara, quindi prenderemo sicuramente nota dell’accaduto per il futuro”.
Brawn rivela anche che nella riunione al termine del GP Lewis Hamilton ha domandato se non sarebbe stato meglio lasciar passare Rosberg per vedere cosa avrebbe potuto fare contro Vettel e Webber. “Ne abbiamo discusso nel briefing dopo la corsa. Io ho detto sia a lui che a Nico che le decisioni del muretto vanno rispettate, e che mi aspetto che agiscano nel miglior interesse della squadra. Esattamente ciò che hanno fatto domenica pomeriggio: sono davvero lieto della maturità dimostrata da entrambi”.
Certo resta il fatto che per quanto, a detta di Brawn, Rosberg non avesse chance di recuperare le due Red Bull, nella gara di Sepang è sembrato poter fare qualcosa più del compagno di squadra. Ma, anche se a Rosberg, in Mercedes da tre anni, non deve aver fatto piacere vedersi preferire in questa occasione il nuovo arrivato, mettendo da parte moralismi o ipocrisie ogni squadra ha il diritto di gestire come preferisce i propri piloti. Le parole di Lauda però hanno certamente fatto sembrare Ross Brawn piuttosto isolato nella scuderia. E il tutto nello stesso weekend in cui il suo braccio destro Nick Fry ha fatto un passo indietro a favore di Toto Wolff…