Miglioramenti in McLaren, ma la strada è ancora lunga
Button e Sam Michael parlano di leggeri miglioramenti rispetto alla scorsa settimana. Ma a Woking si lavora ancora per capire cosa non va con la MP4-28.
Al termine di due sessioni in cui le McLaren si sono ritrovate sempre fuori dalla Top10, Jenson Button invita i tifosi a non perdere le speranze, considerando che , nonostante tutto, la MP4-28 si comporta meglio sul tracciato malese di quanto visto nella gara di apertura in Australia.
Oltre al fatto che la pioggia sembra dare una mano agli uomini di Woking nell’avvicinarsi ai migliori – elemento da non sottovalutare in vista di una gara che si preannuncia bagnata – se il distacco dalla vetta – oltre il secondo – appare ancora un’enormità, è pur sempre quasi dimezzato rispetto a quello delle prove libere di Melbourne. Certo i tempi del venerdì vanno sempre presi con le molle, ma Jenson Button parla di effettivi miglioramenti rispetto alla scorsa settimana: “Abbiamo fatto un lavoro piuttosto soddisfacente, raccogliendo informazioni utili sulla vettura. Sull’asciutto sembra andare meglio rispetto a Melbourne, anche se in ogni caso siamo lontani da chi ci è davanti”.
Oltre ad analizzare il comportamento della monoposto, in McLaren hanno potuto lavorare anche in vista del weekend: “Abbiamo individuato dei miglioramenti da fare per domani, il che è incoraggiante. È stata una buona giornata di studio”.
Il Direttore Sportivo Sam Michael aveva dichiarato ieri che durante le prove libere la McLaren avrebbe studiato due serie di nuove componenti: una, già prevista, di parti per adattarsi al circuito, ed altre sperimentali per migliorare il degrado e allo stesso tempo indirizzare lo sviluppo da fare a Woking. “La cosa peggiore che può succedere è non avere un’idea di dove hai bisogno di lavorare. Ma noi abbiamo un’idea piuttosto buona”. Con una macchina difficile da capire tra le mani, anche il solo raccogliere dati può essere utile nel ritrovare la prestazione smarrita: “Se ora tornassimo in Australia faremmo un weekend migliore, semplicemente perché conosciamo meglio la monoposto. Se le parti nuove non dovessero andare bene sarebbe comunque un passo avanti per sapere in che direzione andare“.
L’idea generale sulle aree su cui concentrarsi sembra esserci, anche la certezza assoluta su quali siano i problemi principali continua a mancare, come Michael ha chiarito oggi ad AUTOSPORT: “Ad essere onesti, stiamo vagliando tutti i fronti. Abbiamo un’idea su quali siano i problemi, e per la maggior parte si tratta di cose che devono essere ridisegnate. Ma più dati riceviamo dalla pista, più abbiamo idee precise. Siamo ragionevolmente fiduciosi su quale sia la strada da percorrere, ma in situazioni del genere bisogna tenere la mente aperta per non lasciarsi fuorviare da false piste”.
Il Direttore Sportivo è inoltre tornato sulla questione del ritorno all’MP4-27, dichiarando che, in ogni caso, non potrebbe essere una soluzione immediata: “Bisognerebbe ridisegnare l’anteriore, superare i crash test, vedere quante parti abbiamo ancora in magazzino. La nostra attenzione ora è focalizzata sulla MP4-28, perché continuiamo a credere che il suo potenziale sia maggiore”.