McLaren rivela: veloci a Jerez per un errore di montaggio
Button e Whitmarsh hanno spiegato il perché del buono stato di forma mostrato a Jerez e poi non più ripetuto: un errore di montaggio aveva creato un assetto “irrealistico”, non ripetibile su altri circuiti.
L’“incredibile” giro record fatto segnare da Jenson Button nella prima giornata di test a Jerez aveva fatto pensare che la McLaren fosse pronta ad iniziare il 2013 così come aveva concluso il 2012: sul gradino più alto del podio. Fin dalla seconda giornata, però, la MP4-28 era sembrata sempre meno brillante rispetto alle dirette avversarie, fino ad arrivare alla debacle australiana.
Purtroppo per i tifosi McLaren, l’ottimo tempo fatto stampare a Jerez non sembra essere un dato cui aggrapparsi per valutare la prestazione della vettura di Button e Perez. “Quel giorno avevamo un set-up che non credevamo di avere e con cui in realtà non avremmo potuto lavorare” ha affermato Jenson Button nel venerdì di Melbourne. Non una soluzione a cui poter tornare facilmente, quindi. Ma in cosa consisteva questo set-up che la squadra si era inaspettatamente ritrovata tra le mani?
Ci ha pensato Martin Whitmarsh a chiarire la questione, spiegando che, più che un assetto apparentemente vincente, quello di Jerez era stato un errore in fase di montaggio: un componente della sospensione fissato nel verso sbagliato. “Una parte montata in modo scorretto ha fatto sì che corressimo con una vettura irrealisticamente bassa, il che sembra avesse giovato alla macchina”. Ma, dopo aver scoperto l’errore al termine della prima giornata, era stato necessario correggerlo, dato che la vettura in quelle condizioni non avrebbe potuto correre su altri tracciati, soprattutto a pieno carico: “Non potrebbe funzionare su altri circuiti, come Melbourne. È per questo che la macchina al momento ha una prestazione imprevedibile. Era un set-up non sfruttabile su molte piste”.
Il Team Principal McLaren ha poi spiegato che buona parte del lavoro svolto nelle prove libere australiane è stato proprio indirizzato alla ricerca di un assetto il più vicino possibile a quello “fittizio” di Jerez. E se questo studio per ora non ha dato i suoi frutti, per il team di Woking può essere pur sempre un punto da cui partire per comprendere maggiormente la vettura, dato che un ritorno alla MP4-27 sembra essere al momento fuori discussione.