McLaren, Whitmarsh: “Non torneremo alla MP4-27…”
La McLaren è uscita da Melbourne con le ossa rotte, paventando anche la possibilità di schierare la vecchia monoposto. Ma la scelta non conviene: “La monoposto 2013 ha un potenziale più alto” fa sapere Woking.
Fino all’anno scorso in McLaren il Nero era solo uno dei tanti soprannomi dati dai tifosi a un pilota fantastico come Hamilton.
Pochi mesi dopo è il colore di una crisi inaspettata e sorprendente che ha investito la scuderia di Woking dai test invernali.
Tornano in mente le parole di Jenson Button che, allarmato, qualche settimana fa affermò: “La nostra macchina è impossibile da guidare, difficilissima da mettere a punto”. Il risultato nel Gp di Australia è stato un lento sgomitare per racimolare due miseri punticini.
Tutto questo affanno della big inglese sarà mica colpa di sistema di sospensioni pull-rod all’ anteriore, scelto forse un po’ frettolosamente? Chissà; per ora sulle cause che hanno trasformato la macchina più veloce delle ultime due gare del 2012 nella sesta forza a Melbourne tutto tace.
Lo stesso team principal Martin Whitmarsh ammette: “Dopo un week end così brutto sarebbe un po’ azzardato dire che gli ingegneri sanno dove mettere mano. L’unica cosa che posso affermare è che siamo una squadra capace di riprendersi”.
Quest’ultima cosa è fuori dubbio, anche se mai un team innovatore come la McLaren aveva pensato di tornare alla vecchia monoposto per limitare i danni. Sul punto però è lo stesso Whitmarsh a fare chiarezza:
“Sappiamo per certo che la MP4-28 ha potenzialmente più carico della precedente vettura. Dobbiamo solo capire come estrarre la performance. Purtroppo quest’auto è difficile da capire, dobbiamo lavorare sodo e risolvere quanto prima il problema. Vogliamo continuare con questa vettura”.
Indietro, dunque, la McLaren non torna. Resta da capire come abbia fatto una squadra tanto esperta a compromettere, a regolamenti pressochè invariati, la sua competitività in un solo inverno.