Gp d’Australia 2013, il punto tecnico
Andiamo a scoprire tutte le novità tecniche delle monoposto portate al Gran Premio d’Australia, primo round del Mondiale 2013 di Formula 1.
Il primo Gran Premio della stagione si è svolto su un circuito cittadino atipico con temperature tutt’altro che estive. Questi due fattori hanno fatto si che i valori in campo fossero parzialmente rimescolati, con problemi per alcune scuderie nel gestire il degrado degli pneumatici.
La Red Bull ha confermato quanto si era intravisto nel corso dei test invernali. La monoposto figlia del genio di Adrian Newey continua ad essere la migliore vettura nel mandare in temperatura le coperture, a tutto vantaggio del giro in qualifica, ma fatica nel gestire il degrado delle stesse nell’arco della gara.
La RB9 ha utilizzato un estrattore [FOTO] dotato di profili laterali notevolmente svergolati verso l’esterno, unito ad un labbro superiore rettilineo con doppi incavi nella parte centrale. L’ala anteriore è la stessa vista negli ultimi i test di Barcellona e presenta upper flap dotati di un micro sostegno orizzontale [FOTO]. Curioso notare da questa foto il particolare disegno dei cestelli anteriori dove si intravedono due distinte aperture, probabilmente destinate a riscaldare celermente i cerchi e mandare in temperatura velocemente le Pirelli.
La Ferrari, come di consueto, si è dimostrata gentile con le gomme in gara anche se, secondo quanto dichiarato sia da Alonso che da Massa, una strategia con due sole soste come la Lotus sarebbe stata impossibile da applicare.
La F138 che ha girato sul circuito di Melbourne, si è fatta notare per l’assenza dell’ormai nota feritoia sotto il telaio [FOTO], mentre è stato mantenuto l’alettone anteriore visto nell’ultima sessione di test spagnoli [FOTO] dotato di upper flap a tutta larghezza, inframezzati da una bandella orizzontale, di un profilo principale rettilineo e di particolari feritoie nelle bandelle laterali. Si nota infine la presenza di una deriva aerodinamica [FOTO] nella parte superiore della presa dei freni anteriori, finalizzata alla maggiore pulizia dei flussi.
La regina del Gp è la Lotus che, con Raikkonen, si è dimostrata capace di gestire in maniera ideale le coperture su un asfalto piuttosto freddo.
Sulla E21 sono state provate due distinte versioni dell’ala anteriore, una dotata di paratia ricurva direttamente collegata all’upper flap [FOTO] ed una più tradizionale [FOTO] dotata di bandella dritta con collegamento verticale dell’upper flap. Entrambe le monoposto di Raikkonen e Grosejean hanno adottato il monkey seat [FOTO] visto in combinato con il DRS passivo, anche se il dispositivo non verrà utilizzato almeno fino al GP di Spagna, così come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi. Da notare il disegno dei deviatori di flusso [FOTO] con parte terminale realizzata con tre distinte bandelle orizzontali e sidepods dotati nella parte inferiore di un profilo aerodinamico supplementare.
Grande delusione in casa McLaren. La MP4-28 ha creato non pochi grattacapi, figli principalmente dell’adozione del nuovo cinematismo sospensivo anteriore. La monoposto di Woking ha testato un’ala posteriore dotata di rastrello nella parte finale delle paratie laterali [FOTO] formato da solo 4 profili orizzontali dall’andamento curvilieno. E’ stata adottata l’ala anteriore munita di upper flap privi di profili supplementari [FOTO] e con profilo superiore distinto in due parti. Le paratie dell’ala anteriore, dal notevole spessore, prevedono la presenza di due feritoie e di un profilo arrotondato in corrispondenza degli pneumatici.
La Mercedes ha avuto una ottima qualifica con Hamilton ma, così come la monoposto 2012, il consumo degli pneumatici continua ad essere il tallone d’Achille della squadra anglo tedesca.
La W04 ha utilizzato un’ala anteriore dotata di paratie laterali [FOTO] composte in 3 parti con doppia feritoia nella parte terminale e profilo orizzontale con leggero incavo nella parte inferiore, posto davanti le ruote. Particolarità della freccia d’argento è data dall’eliminazione del profilo verticale posto sul pavimento della vettura in corrispondenza del soffiaggio degli scarichi [FOTO]. Tale profilo, dall’andamento ricurvo nella parte superiore, è sempre stato presente nel corso dei test ma è stato eliminato nel weekend australiano.
Altra grande delusione di inizio stagione è stata la Williams. La monoposto di Sir Frank aveva fatto sperare nel corso dei test invernali, ma il resoconto della pista e le parole di Maldonado hanno decisamente bocciato la FW35.
La vettura che aveva sfoggiato nell’ultima sessione dei test di Barcellona dei terminali dotati di rampa in stile Red Bull [FOTO], ha corso sul circuito dell’Albert Park con la configurazione tradizionale dei terminali [FOTO] inglobati nei due bulbi inclinati verso il pavimento. Ulteriore passo indietro è stato fatto in relazione al muso della vettura. Nel corso dei test sono state provate tre distinte versioni, alta, media altezza e scalinato, per poi correre il primo Gran Premio stagionale con la versione vista alla presentazione [FOTO] ovvero alto, con sbalzo ridotto e dotato di piloni di sostegno svergolati.
Focus finale sulla Toro Rosso. La STR8 è dotata di un generosissimo monkey seat [FOTO] e profilo dell’ala posteriore a cucchiaio rovesciato. Sulla Force India presente un’ala anteriore con upper flap collegati con la paratia laterale tramite profilo ricurvo [FOTO] ed un solo soffiaggio sul profilo.
Non si può, ad oggi, tracciare un bilancio definitivo sulle forze in campo. Le temperature molto basse, la pioggia, ed un circuito cittadino non possono consentire un giudizio equo sul reale potenziale delle vetture.
Basterà tuttavia attendere pochi giorni per verificare sul circuito malese di Kuala Lumpur chi ha indovinato il progetto della monoposto e chi invece sarà costretto a rincorrere. Maltempo permettendo…