Australia, inizio discreto per la Mercedes AMG
Hamilton chiude quinto e si dice soddisfatto per “l’insperato” risultato. Rosberg si ritira per un problema elettrico.
Soddisfatti e allarmati, alla Mercedes gli animi posso così essere riassunti. Soddisfatti per il quinto posto di Lewis Hamilton, alla prima gara con le Frecce d’Argento di Stoccarda, allarmati e per il guasto elettrico che ha costretto Nico Rosberg al ritiro, solo al 27esimo giro, e per il passo di chi gli sta davanti: Lotus, Ferrari e Red Bull.
Questo 2013 comincia insomma per Brawn e i suoi ancora dietro le altre grandi scuderie, confermandosi ancora come la quarta forza… ma siamo solo all’inizio. Lo stesso Hamilton si è detto molto soddisfatto del risultato raggiunto che, a suo dire, è stato al di là delle aspettative sue e del team. L’anglo-caraibico è giunto a circa +45 secondi dall’imprendibile Raikkonen, che è tornato alla vittoria. Guardando i primi sei classificati (Raikkonen, Alonso, Vettel, Massa, Hamilton, Webber), Kimi è l’unico ad aver optato (leggi azzeccato!) per la strategia a due soste. E dire che l’ex pilota della McLaren ha ammesso che lui e il suo team avevano deciso di correre proprio con i due pit in mente e in tabella, ma il consumo delle gomme e il modo in cui si è dipanata la gara lo hanno costretto a modificare i propri piani e andare quindi sulle tre soste. In ogni caso la soddisfazione dell’inglese è anche corroborata dalla buona prestazione in qualifica: partiva terzo, primo degli “altri” dietro le due Red Bull di Seb e Mark Webber.
Detto questo, il quinto posto è comunque un ottimo “mezzo bicchiere pieno” per gli uomini della Stella a tre punte. Nel mezzo vuoto c’è appunto il passo degli avversari e il ritiro di Rosberg, che ha laconicamente commentato: “Prima ho notato alcuni tagli al motore, poi semplicemente s’è spento. E’ stato un problema elettrico”. Più loquace e positivo invece Hamilton:
“Siamo in una posizione migliore di dove ci aspettavamo di essere alla prima gara della stagione. Una buona posizione da cui partire. Adesso dobbiamo tornare al lavoro e capire perchè perdevamo tempo rispetto agli altri. Tutto il team ha comunque fatto un lavoro fantastico per darci il passo che avevamo. Il feeling con la monoposto è stato davvero buono, ma non saprei davvero dire come facevano gli altri piloti a spingere così tanto di più. Dobbiamo continuare a spingere per arrivare al loro livello, come spero. Non saprei dire dove e come abbiamo cominciato a perdere rispetto agli altri, dobbiamo ripercorrere la gara e capirlo“.
Forse, in fondo in fondo, Lewis è soddisfatto anche perché, vista la crisi profondissima in cui è caduta la sua ex squadra (che potrebbe addirittura tornare alla monoposto dello scorso anno), ha ragione a dire di essere contento di stare dov’è.