Hamilton il gladiatore: “Il pubblico o mi odia o mi ama”
E sul clima in Mercedes aggiunge: “In McLaren ero controllatissimo, mentre qui posso essere finalmente me stesso pur mantendo i valori di sempre”.
Lewis Hamilton sa di essere un personaggio senza mezze misure, estremo nel suo modo di guidare e di interpretare la Formula 1.
Spontaneo quando esprime un’opinione, anche se questa può risultare scomoda perchè va contro all’ opinione comune. Come quando entrò in F1 mettendosi subito di traverso alle ambizioni di un campione già affermato quale Fernando Alonso:
“E infatti in Spagna non mi possono vedere…” afferma Luigino. Che – dopo essere tornato per l’ennesima volta suo sogno di emulare Ayrton Senna quale figura di riferimento dello sport – torna sull’argomento “tifo” nei suoi confronti:
“Io sono un pilota odiato oppure amato, senza mezzi termini. Purtroppo quando sono arrivato in F1 qualche mia dichiarazione è stata spesso male interpretata. Ad esempio per gli spagnoli sono bollato, generalmente lì mi odiano. Ci sono tonnellate di tifosi che non mi sopportano, ma altrettanti a cui piaccio veramente tanto. Io posso solo dire che quelli che mi odiano, quando mi incontrano, cambiano idea…”
Pollice verso, pollice alto, come un gladiatore in un’arena. D’altronde anche qui in Italia Hamilton, spesso e volentieri, i suoi bei fischietti se li è presi. Ma su una cosa il pilota inglese ha messo sin dal suo debutto tutti d’accordo: uno così, per la F1, è stato una manna dal cielo.