Pirelli, il degrado termico dei test sarà solo un ricordo
Alto degrado termico nei test invernali per Pirelli, ma nessun allarme. Con le temperature adatte, tutto rientrerà secondo quanto previsto.
Pioggia e vento si sono alternati al sole e temperature quasi primaverili sul circuito di Barcellona in questi ultimi quattro giorni. Condizioni che hanno consentito alle squadre di scendere in pista con l’intera gamma di pneumatici Pirelli, compresi i Cinturato intermedi e da bagnato estremo.
Anche con il sole, le temperature però non si sono mai alzate sopra i 18 gradi. Questo ha reso complicato il lavoro di comprensione degli pneumatici che hanno lavorato spesso fuori range di temperatura ideale. Lo stesso Pat Fry, commentando questa sessione, ha ammesso che tra le temperature di Barcellona e i 32 previsti per Melbourne, ci sarà una gran bella differenza e che gli pneumatici saranno un po’ una incognita.
Paul Hembery, Direttore Motorsport di Pirelli, ha commentato così l’ultima sessione di prove sul tracciato catalano: “E’ stata una sessione piuttosto utile, nonostante le condizioni meteo sono state fredde e, quindi, non molto rappresentative di quello che vedremo nel corso dell’anno. Il degrado visto qui è stato molto elevato poiché per la gran parte dei test le gomme non hanno lavorato nel loro working range ideale. Tuttavia, anche durante i test pre-stagione dello scorso anno, abbiamo avuto condizioni simili. Dunque, non c’è nessuna preoccupazione”, ha ammesso il manager inglese.
Capire il funzionamento degli pneumatici diventa, come sempre, fondamentale. Le mescole di quest’anno presentano 2 specifiche High Working Range e 2 Low Working Range.
Low Working range è quando la mescola lavora in maniera ottimale alle basse temperature di ambiente e asfalto, mentre l’High Working Range è una condizione che si ottiene quando la gomma lavora in un range di temperature decisamente più alte. Quest’anno, Hard e Soft prevedono il target termico più elevato, con valori superiori ai 100 gradi centigradi. Mescole SuperSoft e Medium, invece, lavorano in una curva di temperatura più bassa e danno la massima resa a partire da 85-90 gradi centigradi.
Per questo motivo, a Barcellona, abbiamo fin troppo spesso sentito parlare di degrado termico. Quando la gomma non va in temperatura, perde grip e “si strappa”. Questo tipo di degrado è stato molto alto nei test per certe mescole, mentre il classico degrado da “usura” è stato egregiamente tenuto sotto controllo.
Ancora una volta, Barcellona ha sottolineato come la differenza tra le varie mescole si attesa nell’ordine di mezzo secondo al giro. Tuttavia, in Australia questo gap prestazionale dovrebbe essere leggermente maggiore. Inoltre, sfruttando le condizioni di bagnato-asciutto, i team hanno lavorato per capire i punti di crossover delle gomme da Full Wet e Intermedie.
Tempi dei test:
1° giorno 1. Webber 1’22’’693 Soft New 2. Hamilton 1’24’’348 Medium New 3. Vergne 1’25’’017 Medium New 2° giorno 1. Grosjean 1’22’’716 Soft New 2. Button 1’23’’181 Medium New 3. Maldonado 1’23’’628 Soft New 3° giorno 1. Hamilton 1’20’’558 Soft New 2. Massa 1’21’’266 Supersoft New 3. Sutil 1’21’’627 Soft New 4° giorno 1. Rosberg 1’20’’130 Soft New 2. Alonso 1’20’’494 Soft New 3. Button 1’21’’444 Soft New