Barcellona: l’analisi tecnica del quarto giorno di prove
Si conclude la seconda manche di test per i team del Grande Circus. Protagonista dell’ultima giornata è la pioggia, ma non mancano le novità tecniche.
Verrebbe da dire “piove, governo ladro…” ma siamo sotto elezioni (per di più in pieno”silenzio elettorale”) e sarebbe preferibile trovare un’altra immagine. Fatto sta che la pioggia ha influenzato la quarta giornata di test pre-campionato, inducendo le squadre ad orientare il lavoro principalmente su assetti da bagnato e test comparativi, non meno importanti ma certamente meno succulenti dal lato “osservativo”.
La nostra consueta rassegna tecnica dei test si apre con la Red Bull, non la più veloce di giornata ma sempre tra le più interessanti ai fini della nostra analisi. Quest’oggi torna a far parlare di sé la famosa feritoia posta al di sotto del muso (FOTO). Pur trattandosi di un particolare già visto lo scorso anno, la suddetta feritoia era passata un po’ in ombra durante questi primi test. Certamente il colore scuro della RB9 contribuisce ad occultare tali “leccornie”, ma la feritoia è stata nuovamente immortalata sulla monoposto austriaca (FOTO). Trattasi di un particolare davvero molto simile a quello svelato sulla F138 (che è chiaramente arrivata seconda in questo senso…), ma, se sulla Rossa la sua funzione resta un mistero, sulla RB9 sembra più facile spiegarne il funzionamento.
Lo slot presente sul cockpit ci aiuta in tal senso, visto che una delle possibilità potrebbe essere che l’aria che entra da sotto ed esce poi da sopra, migliorando lo scorrimento al di sotto della scocca e “soffiando” al di sopra della stessa. Tale funzionamento, inoltre, non escluderebbe un’altra ipotesi, forse un po’ “fantascentifica”, ma di certo non impossibile. La pressione che si creerebbe all’interno del condotto, unitamente alla forma di quest’ultimo, potrebbero contribuire alla flessibilità del muso proporzionalmente alla velocità della monoposto. Difficile fare un’ipotesi precisa, ma vista la diffusione di tali soluzioni, possiamo certamente escludere che servano solo a rinfrescare piloti ed elettronica…
Oltre alla feritoia, però, ci sono anche altri dettagli che meritano di essere menzionati, come alcuni accorgimenti relativi all’ala anteriore. Avevamo individuato già nella precedente analisi questa soluzione, che merita, però, un’ulteriore menzione, visto che la Red Bull è l’unica ad averla (FOTO). Al di sotto dell’ala, infatti, sono ben visibili dei deviatori verticali (ben 5 per lato, di diverse lunghezze) che influenzano enormemente l’efficacia dell’ala. Quando questa si abbassa (ergo, flette…), tali derive “sigillano” l’ala al suolo, creando una sorta di minigonna che incrementa notevolmente il grip anteriore, con evidenti benefici sull’handling della vettura.
Ultimo dettaglio relativo ai profili interni della ruota posteriore (FOTO). Sulla RB9 ce ne sono ben 7 e dall’alto verso il basso la loro forma tende ad incurvarsi, imprimendo un andamento ed una direzione ben precisa ai flussi che transitano tra gomma e diffusore.
Test comparativi per l’ala posteriore per la Lotus, che ha provato diverse soluzioni in questi giorni. Una con profilo principale dritto e profilo DRS con una “V” centrale appena accennata (FOTO); un’altra, simil-McLaren, con un profilo principale incurvato centralmente ed una “V” sul profilo DRS più accentuata (FOTO).
Sempre relativamente all’ala posteriore, anche la Williams ha effettuato dei test, utilizzando due carenature diverse del meccanismo del DRS, una piuttosto piccola (FOTO) ed una più vistosa (FOTO). Nella prima foto, inoltre, possiamo ammirare ancora una volta il “lato b” della Fw-35 ed il grande spazio disponibile sul diffusore al di sotto della struttura di impatto.
Ancora in tema ala posteriore, merita un piccolo approfondimento il DRD di casa Sauber, di cui abbiamo visto anche i condotti interni (FOTO1 – FOTO2). Certamente la forma a “cucchiaio” del profilo dell’ala contribuisce allo “stallo” dello stesso, visto che la forma favorisce la diffusione del soffiaggio su gran parte del flap, a differenza di quanto dovrebbe avvenire su un profilo piatto.
Piccolo flash sulla Ferrari, che, pur non presentando rilevanti novità (anche se pare siano pronti già nuovi scarichi per la F138), colpisce sempre per qualche particolare inusuale, come la forma dei deviatori ai lati delle pance, davvero inedita e diversa dalla concorrenza (FOTO).
Chiudiamo con la Marussia, che ha provato un cofano motore diverso, dotato di una pinna (FOTO). Interessante anche la parte bassa dello stesso, dove è presente uno sfogo di generose dimensioni volto ad immettere aria calda nel diffusore.