In Red Bull non ci sarà nessuna “squadra B” per il 2014
A differenza della Ferrari, la Red Bull manderà avanti i progetti delle due monoposto con un’unica squadra di lavoro.
Come commentato più volte da vari Team Principal, nel 2013 le scuderie sono poste di fronte ad una doppia sfida. Quest’anno infatti gli ingegneri non saranno alle prese solo con i continui aggiornamenti richiesti dalle loro nuove monoposto per mantenersi sui massimi livelli di competitività: a questi si dovrà affiancare, di pari passo, lo sviluppo delle nuove vetture 2014, soggette com’è ben noto a un importante cambio di regolamento – soprattutto per quanto riguarda il passaggio dai motori V8 ai nuovi V6 turbo, su cui vi rimandiamo all’analisi dell’Ing. Mazzola.
Considerate le differenze regolamentari, i due progetti dovranno progredire completamente in parallelo. Per evitare di dover bloccare lo sviluppo 2013 o, viceversa, di iniziare il 2014 in forte ritardo, sarà quindi cruciale gestire al meglio le proprie risorse.
Per poter lavorare su due progetti differenti, la Ferrari ha deciso di creare una squadra appositamente dedicata alla prossima monoposto, di cui farà peraltro parte Rory Byrne. Intervistato a tal proposito da F1.com, Chris Horner ha fatto sapere che lo stesso non accadrà in Red Bull. Per i Campioni del Mondo in carica il gioco sarà quindi capire il momento giusto in cui concentrare di volta in volta le energie sul progetto 2014. “Non abbiamo risorse tali da poter creare due squadre” ammette Horner. “Giostrarsi tra due programmi di sviluppo sarà proprio una delle sfide principali di quest’anno”.
Di genio, d’altronde, ce n’è uno solo: conoscendo l’importanza di Adrian Newey in Red Bull è effettivamente impossibile immaginare che l’aerodinamico più invidiato del paddock non metta le mani su entrambe le vetture.