Mercedes F1W04, i dettagli tecnici
La Mercedes F1W04, vettura della casa di Stoccarda che inaugura l’era Hamilton, è stata svelata questa mattina sul circuito di Jerez.
La monoposto firmata da Aldo Costa si presenta come una semplice evoluzione della mediocre vettura 2012, mantenendo inalterato lo schema sospensivo con cinematismo push-rod all’anteriore e pull-rod al posteriore.
Il muso della vettura presenta un notevole scalino coperto dal vanity panel [FOTO], soluzione piuttosto “grezza” rispetto a quanto visto sin’ora sulle vetture della concorrenza. Ai lati del muso si notano due profili aerodinamici [FOTO], soluzione già vista sulla monoposto 2012 e sulla nuova Force India VJM06.
Particolarmente voluminosa la zona dell’abitacolo [FOTO] dove spicca la notevole altezza delle protezioni laterali. I piloni di sostegno dell’ala anteriore mantengono la notevole svergolatura già vista sulla vettura 2012 [FOTO] ma non presentano le dimensioni generose viste su McLaren e Ferrari. Il loro disegno non oltrepassa il profilo principale dell’ala e, pertanto, non è stata accentuata la finalità di pulizia del flusso verso i lati della vettura.
Le pance della vettura presentano un disegno piuttosto voluminoso [FOTO], con una parte superiore particolarmente rialzata ed arrotondata ed una parte inferiore decisamente meno scavata rispetto alle rivali. Sulla bocca di ingresso delle fiancate sono state posizionati due profili aerodinamici verticali [FOTO] di dimensioni ed inclinazioni diverse tra di loro, mentre i sidepods mantengono un disegno abbastanza tradizionale abbinato ad una base dal complesso disegno triangolare. Ai lati dell’abitacolo, al di sotto degli specchietti, sono state posizionate tre distinti mini profili alari dal disegno crescente.
Il retro della vettura presenta una soluzione convenzionale per gli scarichi ad effetto “Coanda” con i terminali inglobati all’interno dei due bulbi [FOTO] ai lati dei quali sono presenti tre feritoie per lo sfogo dell’aria calda. Particolare la soluzione adottata sul fondo della vettura dove soffiano i gas roventi. Il profilo posto davanti la ruota posteriore non è rettilineo ma incurvato verso il cambio [FOTO]. Da una vista superiore [FOTO] si nota inoltre un disegno della carrozzeria in corrispondenza degli scarichi particolarmente rettilineo.
Non particolarmente snello il lato B della monoposto [FOTO], a differenza della miniaturizzazione adottata dalla Red Bull RB9.
Si nota infine, a differenza della monoposto 2012, l’assenza, all’interno della parte terminale del cofano, delle doppie tubature [FOTO 2012] a favore di una soluzione singola [FOTO]. Anche per la monoposto argento le ali anteriori e posteriori sono quelle viste alla fine della scorsa stagione, in attesa di consistenti sviluppi nel corso degli imminenti test.
Chi si attendeva una monoposto rivoluzionaria, dopo la deludente stagione 2012, è rimasto certamente deluso. I critici vedono in questa monoposto quella visione conservativa dei regolamenti tipica di Aldo Costa che aveva finito per allontanare il tecnico italiano dalla scuderia di Maranello.
Di sicuro la Mercedes deve migliorare nel punto debole delle proprie monoposto, ossia il rapido degrado delle coperture, e da questo punto di vista il genio di Costa aiuterà la scuderia tedesca.