L’analisi tecnica della Red Bull Rb9
La monoposto regina si presenta come una logica evoluzione della vettura campione del mondo 2012. Fiancate filanti e lo scalino sul muso sono i suoi tratti caratteristici.
Si dice che il viola porti sfortuna ed a vederne così tanto su una macchina che è sempre stata blu elettrico, con qualche tocco di giallo e rosso, sembra quasi un affronto, una sorta di provocazione; quasi a dire “hey, guardateci, questa macchina sarà così forte che neppure il viola ci spaventa!”
Tradizioni medioevali a parte, la nuova livrea della Red Bull Rb9, caratterizzata appunto dalla presenza del viola in diverse zone, è proprio l’elemento che attira subito l’attenzione, con lo sponsor Infiniti che prende il posto del marchio di fabbrica sulle fiancate. Le fiancate, appunto. Se ad un primo esame la Rb9 sembra davvero molto simile alla Rb8, le fiancate sciolgono ogni riserva, evidenziando il gran lavoro “di fino” fatto per ridurre gli ingombri e diminuire quanto più possibile la resistenza all’avanzamento, la quale vede nelle pance laterali uno degli elementi critici di ogni vettura a ruote scoperte.
Così come nel caso della Sauber C32, anche riguardo alla Red Bull Rb9 è evidente lo sforzo dei tecnici nel ridurre al massimo le dimensioni delle pance, sfruttando superfici più lineari e meno rotondeggianti, in modo da favorire il passaggio dei flussi e massimizzare l’effetto “Coanda” (FOTO). Resta invariata, invece, la presa d’aria del motore, che mantiene, unitamente al resto del cofano, la stessa linea della Rb8. Dettaglio di non poco conto è rappresentato dall’apertura posta proprio al di sotto del roll ball, che ha come scopo il raffreddamento del kers, di dimensioni maggiori rispetto alla precedente versione, chiaramente volta a risolvere i noti problemi di surriscaldamento, da sempre tallone d’Achille delle monoposto austriache.
Anteriore: resta lo scalino, anche se con un dislivello più “morbido” rispetto allo scorso anno, il quale potrebbe nascondere anche delle sorprese e prestarsi a soluzioni diverse nel corso della stagione (FOTO). Scompare, invece, la “letter box”, che tanto aveva fatto discutere alla presentazione dello scorso anno; a scatenare appassionati e tecnici, però, sarà lo slot “Sauber’s Style” presente proprio tra cockpit e muso (FOTO).
Il muso sembra di dimensioni leggermente più piccole rispetto a quello vecchio e presenta un’inclinazione piuttosto accentuata nella parte terminale (FOTO). Di dimensioni maggiori, invece, sono i piloni dell’ala, la cui forma, inoltre, sembra voler ricreare l’effetto Venturi in stile Ferrari. La sospensione anteriore, così come già preannunciato dallo stesso Newey, resta di tipo push-rod (FOTO); da sottolineare il notevole studio aerodinamico relativamente ai braccetti, che hanno forme inusuali ed evidentemente collaudate a fondo in galleria del vento.
Per ora è difficile commentare il retrotreno della vettura, visto che le prime foto non ci consentono un’analisi approfondita (FOTO). Per ora gli scarichi pare abbiano conservato la stessa identica forma dell’ultima versione vista lo scorso anno, con bulbi, scivolo e tunnel. Ma guai a fidarsi di questa vettura da presentazione, che potrebbe essere pesantemente stravolta durante i test, proprio come avvenne lo scorso anno.