Ecclestone: “Concordia? Prima la stabilità delle regole”

Ecclestone ammette che il nuovo Patto della Concordia non è una priorità al momento, ma si guarda a dare stabilità alle regole di questo sport.

bernie-ecclestoneSiamo talmente abituati a vederlo fare e disfare a suo piacimento nel Circus, che quasi non facciamo più caso ai cambiamenti d’umore di Bernie Ecclestone riguardo alle questioni politiche legate alla Formula 1. L’ultima è quella relativa al Patto della Concordia.

La versione precedente dell’accordo aveva validità fino allo scorso 31 dicembre 2012 e, nei mesi passatii, si era lavorato alacremente per mettere tutti d’accordo e la firma del nuovo accordo – dai contenuti Top Secret – sembrava essere ormai imminente, almeno stando alle dichiarazioni di Bernie.

Solamente con il passare del tempo si è scoperto che, in realtà, la nuova Concordia non è ancora stata ratificata. Addirittura, una squadra come la Williams alla fine del campionato non aveva neppure ricevuto una proposta formale, a causa delle ruggini tra l’ex Presidente Adam Parr e lo stesso Bernie Ecclestone.

Ad oggi, la situazione è particolarmente delicata. Tutti i team sembrano aver preso degli accordi commerciali bilaterali con la FOM, ma manca l’intesa tra la FIA e la FOM, tanto che alcune squadre (McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes) si sono riunite a Maranello nei giorni scorsi per un Summit dedicato proprio alla spinosa questione.

Ecclestone, in una intervista a ESPN, non si è detto affatto preoccupato ed ha ammesso: “Non abbiamo bisogno di un nuovo Patto della Concordia. Anzi, a dire il vero, non me ne importa nulla se questo venga stipulato o meno. Si tratta di un accordo composto da due sezioni: quella finanziaria è già stata praticamente risolta con le squadre, ma ora resta la componente sportiva, che ogni anno cambia insieme al regolamento e che potrebbe mettere fuori gioco i team più piccoli. Questo è quello che mi interessa maggiormente”.

Anche Toto Wolff, da poco a capo della sezione Motorsport di Mercedes, ha spiegato come stanno le cose. “A grandi linee, ogni squadra ha raggiunto singolarmente degli accordi con FOM per quanto riguarda l’aspetto commerciale, ma il Patto della Concordia darebbe una maggiore stabilità alla Formula 1, perché significherebbe trovare un accordo in merito alle normative sportive. Anche se va contro i nostri stessi interessi, un accordo globale sarebbe buono per la F1. Comunque si sta lavorando sui dettagli e non credo ci saranno grandi problemi per risolvere la questione. Spero solo che l’accordo tra Bernie e la Federazione risulti essere positivo per il futuro del nostro sport”, ha ammesso.

D’altro parere è invece Eric Boullier, team principal della Lotus, che è uno dei fautori del nuovo patto della concordia. “Abbiamo un accordo con Ecclestone, ma manca una protezione nei confronti del nostro business nel lungo periodo. Se consideriamo la F1 come un business, manca la stabilità e qualche garanzia. E’ di questo che abbiamo bisogno, perché i regolamenti sono quelli che influenzano maggiormente i costi”.

 

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