Il “doppio muso” della Mp4-25
Dicevamo, in un precedente articolo, che i primi test di Valencia hanno evidenziato le diverse filosofie seguite dagli ingegneri per la realizzazione delle monoposto 2010 e ne abbiamo potuto apprezzare le differenze proprio grazie ai primi giri di pista. A causa delle restrizioni regolamentari in vigore già dall’anno scorso, che hanno decretato la scomparsa di qualsiasi appendice alare supplementare lungo il corpo vettura, gli ingegneri della Formula 1 hanno dovuto architettare altre soluzioni, spesso a limite (…e anche oltre forse) del regolamento, per convogliare la maggiore quantità di aria possibile verso i profili che maggiormente influenzano il comportamento della monoposto.
La Red Bull firmata Newey ha sicuramente fatto scuola e prova ne sia che molte vetture quest’anno propongono proprio alcune soluzioni aerodinamiche nate dal genio del progettista britannico. La MP4-25 di Paddy Lowe rappresenta invece un interessantissimo “caso a parte” e propone soluzioni estremamente diverse dalla concorrenza. E’ ovvio che ad attrarre i fotografi è stato il tanto criticato diffusore posteriore, che alla Mc pare sia addirittura triplo. Le foto, infatti, testimoniano come in McLaren abbiano deciso di ridurre drasticamente al minimo gli ingombri del cambio e massimizzare la quantità d’aria convogliata nei vari diffusori, addirittura proponendo un’inedita posizione degli scarichi, che sono alloggiati lateralmente alla zona terminale del cofano, in pratica sopra all’attacco del triangolo superiore.
Soltanto i fotografi e gli appassionati più curiosi si sono accorti della particolare soluzione adottata invece all’avantreno, che è furbamente nascosta da una colorazione nera. Mentre gli altri costruttori hanno proposto musi più o meno alti, la McLaren propone una doppia soluzione, alquanto singolare. Oltre al normale muso, di forma standard, quello della monoposto argento/rosso fluo nasconde un secondo profilo, alloggiato proprio sotto il primo, che devia il flusso d’aria non verso il fondo, bensì ai lati del cockpit, il quale poi, grazie alla forma sinuosa delle prese d’aria laterali, affluisce proprio nella zona del diffusore. Inoltre, la depressione che si crea al di sotto del secondo muso, generando bassa pressione, aumenta il passaggio d’aria al di sotto della monoposto e provoca un effetto suolo più accentuato. Che la soluzione sia funzionale, almeno a livello teorico, pare ovvio, ma sarà solo la pista a decretare la riuscita o il fallimento di Buddy. Tu is meglj che uan??? Ai posteri l’ardua sentenza…