Adam Parr: “Più contatto tra F1 e pubblico”
Per l’ex CEO Williams Adam Parr la Formula 1 dovrebbe avvicinarsi di più a chi fa la fortuna di questo sport
Nonostante l’avvento dei social network e di alcuni eventi d’incontro tra tifosi e piloti, come le sessioni di autografi del giovedì e il FOTA Fans Forum, la distanza tra chi segue e chi la Formula 1 la fa rimane sempre troppo grande. Molti degli addetti ai lavori pensa che questa distanza vada colmata: tra questi c’è Adam Parr, l’ex CEO della Williams, il quale sostiene che i fan devono avere più contatto con il Circus.
Intervistato all”Autosport Stage’, per Parr è fondamentale che gli appassionati s’avvicinino sempre più alla Formula 1 in questo momento di recessione economica. “Vorrei che chi segue la F1 possa essere ascoltato e avere voce in capitolo” ha esordito Parr. “In un momento di crisi ci si deve stringere e aiutarsi: sono gli appassionati che fanno lo sport. Se vogliamo uno sport che sia veramente fantastico e coinvolgente, si devono avvicinare il più possibile i personaggi di spicco alla gente” ha dichiarato Parr.
Se il distacco tra chi lavora in Formula 1 e chi segue le gare è diventato così elevato è, in larga parte, per merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di Bernie Ecclestone. “Credo che Bernie abbia fatto un lavoro incredibile da un certo punto di vista, ha lasciato la gente lontana incrementando il fascino di questo sport. Dall’altro lato, molta gente paga tanti soldi per andare in circuito o fare l’abbonamento alla pay tv e merita di più. Per quanto lo possa ammirare, non sono nè i team nè lui a fare la F1, ma sono gli appassionati. Perchè quindi non possono essere più coinvolti?” si domanda Adam.
Infine un’accusa anche ai piloti, rei di cercare di evitare il contatto con i propri tifosi. “Ci sono dei piloti che non fanno nemmeno un autografo, corrono venti gare all’anno e prendono molti soldi. Li ammiro davvero perchè hanno incredibili capacità al volante, ma con questo comportamento perdono parte della mia stima” ha concluso Parr.