Raikkonen sentenzia: “Al simulatore non imparo niente”
Kimi Raikkonen, tramite dichirazioni rilasciate a Speed Week, si è detto contrario all’utilizzo del simulatore perchè nulla aggiunge alla sua conoscenza dei circuiti
Semplice, schietto e diretto. Il tempo che passa certo non ha cambiato Kimi Raikkonen, rimasto uno dei “personaggi” del Circus più apprezzati proprio per non essere costruito ne adattato al mondo glam di questa F1.
Nell’era dei supercomputer, telemetrie e simulatori Kimi sembra far parte ancora di quella schiera di piloti di una volta, tutti manico e senza quei fronzoli tecnologici che tanto piacciono agli ingegneri de noantri, impegnati in costose simulazioni virtuali per poter comprendere se un pezzo riesca a funzionare correttamente o meno.
Il finnico, a proposito di simulatori, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Speed Week: “Semplicemente penso di non riuscire ad imparare nulla utilizzando il simulatore“. Davvero uno controcorrente Kimi, soprattutto prendendo in considerazione quanto i suoi colleghi utilizzino i simulatori per allenarsi ed imparare i layout dei circuiti nuovi.
Lotus, negli ultimi mesi, ha sviluppato un nuovo tipo di simulatore ad Enstone che però sarà prettamente utilizzato da Grosjean, date le dichiarazioni di Raikkonen. “Personalmente imparo in fretta i nuovi circuiti, non ho bisogno del simulatore” ha sentenziato il biondo trentatreenne.
Lampante l’episodio nei giorni precedenti al GP di Austin. Grosjean decise di passare i giorni precedenti al weekend americano imparando il circuito della capitale texana al simulatore Lotus, Raikkonen invece imparò a conoscere Austin direttamente il venerdì di prove libere. Proprio come una volta. Proprio in Raikkonen style.