F1 2012, i migliori piloti secondo la community di BlogF1.it
Abbiamo selezionato i migliori 10 piloti della stagione. Ora vi chiediamo di votarne almeno tre per definire la Top 10 della community di BlogF1.it
Quella che è andata in archivio è una stagione da incorniciare. Otto vincitori diversi, sette dei quali si sono alternati nelle prime sette gare, roba mai vista nella storia della Formula 1. Ogni pilota in griglia, in questo mondiale, ha avuto il suo momento di gloria. Alcuni, però, hanno brillato più di altri. Ed è per questo che abbiamo selezionato i dieci nomi più influenti di questa stagione per tirare fuori, insieme a voi, la Top Ten ideale della community di BlogF1.it.
MICHAEL SCHUMACHER – Merita la nomination “honoris causa”. Perché ha corso con prima con il cuore, poi con la mente. Perché resta e resterà un mito, nonostante non sia stato esente da critiche. Perché a 43 anni suonati, non fai la pole a Montecarlo per una botta di fortuna; poco importa che per le statistiche quella prima fila gli sia stata tolta per una penalità relativa ad una gara precedente: quando parleremo di lui, diremo che avrà fatto 68 pole + 1. La sua ultima stagione non è stata esaltante, ma Michael non ha certo tutte le colpe.
FERNANDO ALONSO – Lo hanno definito Samurai per il suo modo di lottare fino al termine, pur conscio che il Mondiale diventava sempre più una chimera. Con una vettura paurosamente lenta ad inizio stagione, non ha mai perso il lume della ragione ed ha condotto e motivato il team a fare sempre meglio. Quando ha avuto un mezzo decente tra le mani, ha tirato fuori prestazioni monstre che hanno salvato la faccia alla Rossa. In tre anni è arrivato due volte fino alla fine a giocarsi il titolo, ma manca ancora una vettura veloce – almeno quanto gli avversari diretti – per permettere ad Alonso di calare il tris Mondiale.
PASTOR MALDONADO – Considerando la moltitudine di errori e penalità raccolte, forse non dovrebbe neppure essere candidato per questa speciale classifica. Eppure, il venezuelano ha il piede pesante e lo ha dimostrato in più di una occasione. Ha però un grande merito: è stato tra i primi a capire come trattare gli pneumatici Pirelli e questo gli ha consentito di conquistare la vittoria al Gran Premio di Spagna. 25 punti raccolti prima di sparire dalla zona punti per diverse gare, perché nei momenti di forte stress è tornato solo a far danni, quasi fosse sottomesso dalla rabbia. Ma se riesce a trasformarla in motivazione, questo qui farà mangiare la polvere a molti.
LEWIS HAMILTON – Per molti, il vincitore morale di questo Mondiale. Lewis avrà odiato a morte quel cambio McLaren che lo ha privato di diverse vittorie. L’affidabilità della Mp4-27 ha tolto al Mondiale 2012 un gran lottatore e – in altre circostanze – avremmo potuto avere uno sprint finale con tre grandi a darsele di santa ragione. Ma le corse sono così: bisogna portarle a termine, prima di poterle vincere. Dopo aver schiacciato i fantasmi del 2011, Lewis era tornato un cannibale. Quel solo mondiale in bacheca non gli rende il giusto merito.
NICO ROSBERG – Una vittoria, la prima della sua carriera, ottenuta al Gran Premio della Cina. Per la Mercedes, l’unico successo in tre anni. Robetta, direbbe qualcuno. Nico Rosberg ha comunque ben figurato, perché anche in questa stagione ha saputo tenere – e delle volte superare – il ritmo di un sette volte Campione come Michael Schumacher. Il tedesco si ritroverà, il prossimo anno, a dividere il box con un altro campione come Hamilton. E a questo punto, finalmente, potremo avere un’idea di quanto Nico sia realmente veloce. Il problema è la macchina o il pilota? Difficile dirlo, ma se impieghi sette anni prima di agguantare una vittoria, qualche domanda è lecito farsela.
SERGIO PEREZ – Tre podi conquistati e la consapevolezza di poter fare sempre meglio. Il messicano è sicuramente una delle sorprese di questa stagione ed era indicato come l’uomo ideale per il “dopo-Massa” alla Ferrari. Qualcuno, però, non lo ha voluto e lui – zitto zitto, quatto quatto – s’è accasato alla McLaren. Dopo quella firma sul contratto a Woking, il messicano si è un po’ montato la testa: troppa irruenza in pista e lingua tagliente al ring delle interviste. Riuscirà a sopportare la pressione alla McLaren?
SEBASTIAN VETTEL – Il tormentone è sempre lo stesso: “Vince perché ha la macchina migliore“. Smettiamola, perché se è vero che la fortuna lo ha agevolato in certe circostanze, Seb ha comunque dimostrato di avere manico da vendere. Qualcuno ricorda ancora che all’epoca della Formula BMW il ragazzino ha conquistato 18 vittorie su 20? Insieme ad Alonso e Hamilton, è stato protagonista indiscusso di questo Mondiale e lo sarà ancora in futuro. Se consideriamo che ha solamente 25 anni, il ragazzo ha mire espansionistiche da far tremare il Kaiser Schumy.
JENSON BUTTON – Quando è stato in sintonia con la monoposto, ha mostrato di saper tirare fuori prestazioni positive. Ma se qualcosa non va, inizia a remare e a perdersi come uno qualunque. Jenson ha comunque dimostrato di meritare il posto da leader in McLaren dato che, dopo tre anni e sessanta gara disputate insieme ad Hamilton, si è finalmente scrollato di dosso l’appellativo di paracarro.
KIMI RAIKKONEN – Due anni nei rally, poi arriva e cala una stagione quasi perfetta. Diciannove volte a punti su venti gare e una vittoria ottenuta negli Emirati: tra tutti i posti dove poteva festeggiare bevendo champagne, si è dovuto accontentare di acqua di rose. Alla sua Lotus è mancato il piglio da top team, ma Kimi non ha sfigurato. Con una monoposto ancora più veloce, tornerà a dare spettacolo. A suo modo.
ROMAIN GROSJEAN – Vale lo stesso discorso di Maldonado. Ha la velocità nel sangue e il sorriso sempre stampato sul volto. In questa stagione ha dimostrato di poter ambire in alto, anche se finora ha collezionato più strike che podi. La Lotus gli ha dato un’altra possibilità per dimostrare quanto vale e il franco-svizzero si dice sicuro di aver imparato la lezione. Se riuscisse a tirar fuori una stagione con la stessa costanza del compagno di squadra, il team di Enstone farebbe un gran salto in avanti in classifica.
Tra questi dieci, chi sono i migliori tre che mettereste sul vostro personalissimo podio?
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